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Cronaca

Passante, l'appello di Volt: "Consiglieri, votate no alla delibera"

Il portavoce della sigla coalizzata con il Pd molto critico sul dossier dell'allargamento. "Quale nuova generazione? Le poche migliore spostate in fase due significa non realizzarle"

Un Passante "del tutto simile a quello del 2018" e per questo " no può essere chiamato di nuova generazione" e per di più l'intero progetto vede così "tradito il patto che avevamo fatto con gli elettori, sottoscrivendo un programma che dice altro rispetto a ciò che sarà".

Non si risparmia Marcello Saltarelli, portavoce di Volt Bologna, che chiede ai consiglieri di votare no alla vigilia della delibera sul Passante, prevista per domani lunedì 27 dicembre. Per Volt le opere di mitigazione sono ben lontane da quelle previste, e inoltre "Rimandarle ad un’ipotetica fase 2 significa non farle, e significa secondo noi ingannare gli elettori".

Per Volt il via libera all'allargamento -con ampi tratti interrati, "sul modello Amburgo"- andava condotto solo dopo  "lo sblocco da parte della Regione di tutti i fondi necessari a mettere a regime il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) come da accordi '97, e soltanto dopo aver verificato l’effettivo passaggio di un treno ogni quarto d’ora sulle linee principali nell’ora di punta poter procedere ai lavori".

Non solo: con Autostrade: "Le mitigazioni, serie, effettive e da subito, erano da pretendere in cambio del voto positivo all’opera. Non erano semplici suggerimenti sui quali Autostrade poteva dire la sua, accogliere o meno".

Per questi motivi Volt si appella ai giovani consiglieri e consigliere "con cui ho personalmente condiviso in passato battaglie e punti di vista" ricorda Saltarelli, :  a votare "no alla conformità urbanistica su questa opera".

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