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Cronaca

Passante, avanti piano: i lavori approdano in Comune, protestano i comitati

Nella nuova tangenziale velocità a 70 Km/h. I comitati del no: 'La salute? Non è nemmeno più tema di dibattito, ci sentiamo traditi'

Sembra definitivamente sbloccarsi la pratica sul Passante di Bologna. Dopo il tira e molla a tre tra Autostrade, ministero dei Trasporti, e Regione per rivedere il progetto, il conseguente accordo e il via libera da Roma ora si aprono i giochi delle burocrazie territoriali.

Il testo dell'atto aggiuntivo, comprensivo di emendamenti, che dovrebbe rimettere definitivamente in moto l'iter con la convocazione della Conferenza dei servizi andrà in Consiglio comunale lunedì. La commissione Trasporti del Comune ha licenziato il provvedimento (dovranno farlo anche la Città metropolitana e la giunta regionale), presenti questa volta le opposizioni ed anche tutto il Pd (tranne Andrea Colombo, impegnato per lavoro), che, dopo l'incidente in commissione, si è ricompattato sulle modifiche modifiche messe a punto ieri dalla giunta.

Passante di Bologna: i nodi ancora da sciogliere

Palazzo D'Accursio chiede ulteriori garanzie sul rispetto delle prescrizioni di carattere ambientale definite dalla Via e sulle opere di mitigazione, ma, soprattutto, pretende che il Governo e Autostrade mettano nero su bianco che la competenza sulla tangenziale, una volta declassificata come prevede la soluzione 'A evoluta', non ricada sugli enti locali.

Le tensioni però non mancano. "La tangenziale se la tenesse lo Stato, che ha deciso di fare le piazzole d'emergenza. Noi diciamo 'no grazie'", sbotta l'assessore alla Mobilità, Irene Priolo rispondendo alla domanda della consigliera pentastellata, Elena Foresti, sull'accessibilità per i mezzi di soccorso. "Il ministero dei Trasporti ci ha garantito che, essendoci 17 uscite, i mezzi di soccorso non dovrebbero avere problemi. Consigliera Foresti, forse dovevate fare la battaglia con noi per mantenere la corsia d'emergenza", replica Priolo.

Il punto è che, senza corsia d'emergenza, la tangenziale a tre corsie viene declassificata a 'strada di scorrimento urbano' (il limite di velocità passerà a 70 chilometri orari "con benefici anche dal punto di vista delle emissioni inquinamenti"), ma "vogliamo ribadire, come peraltro già previsto nell'accordo con il Governo, che il Comune non si prenderà in carico la gestione della tangenziale, che deve rimanere in capo ad Autostrade", scandisce Priolo.

L'assessore, peraltro, richiama le opposizioni alla battaglia comune sulle opere di mitigazione, che sono l'oggetto del terzo emendamento messo a punto dall'amministrazione: l'accordo con il ministero prevede, infatti, che i 120 milioni di risparmi stimati dal Governo derivati dalla ridefinizione del progetto siano utilizzati per le opere necessarie ad abbattere l'impatto ambientale dell'infrastruttura. Tuttavia il testo vigente prevede che queste opere siano definite a valle del progetto esecutivo.

L'amministrazione conferma al ministero che vuole andare avanti con il Passante. Io su questo punto non sono mai stato d'accordo", ribadisce l'esponente M5s Marco Piazza. "Rimaniamo contrari", conferma Francesco Sassone di Forza Italia, che come la Lega resta attaccato all'ipotesi di Passante Sud. "Il Governo ha fatto una scelta molto chiara sul Passante, come su altre opere che sono state oggetto della battaglia politica un anno fa.

Passante di Bologna: i comitati protestano

Secca la presa di posizione dei comitati del no, presenti in commissione. "Non c'è stato un fiato sulla salute dei cittadini", scuote la testa Luca Tassinari, portavoce dell'associazione Amo Bologna ed esponente dei comitati del no. "Questo tema dovrebbe essere al primo posto e, invece, è fuori dal dibattito", protesta Tassinari, cui non bastano le garanzie chieste dall'amministrazione sulle opere di mitigazione. "Il problema è eliminare l'inquinamento", afferma. "La soluzione 'A evoluta' o 'A scema' non fa alcuna differenza, ma nessuno, dal Governo ai partiti, ha a cuore il problema", lamenta l'esponente dei comitati, che, mentre è ancora pendente al Tar un ricorso contro l'opera, conferma che "saranno valutate altre azioni" per fermare il nuovo progetto, "che pretende di utilizzare la stessa via del precedente, con una disinvoltura procedimentale che non ci sta bene". (Vor/ Dire)

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