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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Passante, flash mob di Legambiente: "Opera vecchia, quattro domande per il sindaco"

La manifestazione questa mattina a Palazzo d'Accursio in occasione della tappa bolognese di una campagna per le città

Una maschera antigas dipinta d'oro, e quattro domande rivolte al sindaco Matteo Lepore per chiedere chiarimenti sul Passante, un progetto "non in linea con le urgenze dettate dalla crisi climatica e ambientale" e di cui "Bologna non ha bisogno".

È con queste premesse, fissate su uno striscione, che Legambiente questa mattina a Palazzo d'Accursio ribadisce il suo 'no' al progetto del Passante, con l'allargamento delle corsie della tangenziale e dell'autostrada, in occasione della tappa bolognese della Clean Cities Campaign dell'associazione.

"Bocciamo il progetto, Bologna non ne ha bisogno - attacca Claudio Dellucca presidente di Legambiente Bologna- è un'opera vecchia, un'opera del passato, che va in controtendenza e oggi come oggi non può essere compatibile con gli obiettivi che stiamo cercando di ottenere come città, come nazione e anche a livello europeo. In questo senso va fermata".

In particolare, l'associazione chiede a Lepore come si può definire l'opera 'green', visto che l'obiettivo della città sarà di ridurre le emissioni da traffico "del 40% e del traffico auto e moto "del 28%, come previsto dal Pums di Bologna", quando con la realizzazione dell'opera "si stima un aumento di 7,5 milioni di veicoli in transito all'anno". E se ci sono le azioni di mitigazione dell'impatto ambientale, però "sono state inserite in una seconda fase progettuale, che è tuttora in fase di negoziazione con Aspi", e mentre alcune "presentano criticità rispetto alla loro efficacia, come l'utilizzo di vernici fitocatalitiche e elettrofiltri", altre "erano comunque previste in altri piani e mai sono state realizzate (fascia boscata)".

Inoltre, Legambiente "vorrebbe sapere perché non sia mai stato fatto un serio studio epidemiologico, come era stato più volte richiesto, per valutare lo stato di salute della popolazione che vive già ora a ridosso del Passante". Risposte che ora tornano a invocare e che devono essere "convincenti, non sdoganando l'opera senza avere le giuste assicurazioni", nella città che si candida a diventare 'carbon neutral' entro il 2030. Se questo è l'obiettivo da perseguire, affonda ancora Legambiente "secondo noi andava dato lo stop al progetto e dare input e spazio al trasporto pubblico che è l'unica soluzione se vogliamo veramente salvarci da questa crisi enorme a livello climatico e ridurre drasticamente l'inquinamento fuori controllo nella pianura padana e Bologna", conclude Dellucca. Nello specifico quindi bisogna dare il via "a opere che devono essere realizzate, come il completamento dell'Sfm, come il tram, che dovrebbero avere la precedenza". (Dire)

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