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Cronaca

I Sindaci bocciano il Passante Nord: sì al potenziamento della tangenziale

In un lungo comunicato i Sindaci interessati dal tracciato rendono nota la loro opinione, meglio un 'Approccio innovativo in grado di fare scelte che abbiano ricadute immediate'

In una nota firmata da Emanuele Bassi, Isabella Conti, Belinda Gottardi, Erika Ferranti, Stefano Fiorini, Daniela Loconte, Claudia Muzic, Giulio Pierini e Irene Priolo, ovvero i Sindaci interessati dal tracciato del Passante Nord, fanno sapere che "da decenni si ravvisa la necessità di potenziare il sistema infrastrutturale bolognese per renderlo adeguato al ruolo di Bologna, nel nuovo contesto internazionale e per rispondere alle esigenze degli spostamenti merci e persone che ogni giorno insistono sul territorio" e che "il Passante Nord da anni è stato individuato come una delle opere deputate a questo scopo, in particolare una soluzione in grado di poter rispondere al congestionamento del traffico viario su Bologna e alla necessità di potenziare il sistema autostradale-tangenziale di Bologna", ma "l’obiettivo oggi non rimane solo questo, ma diventa più sfidante perché chiede di coniugare nuove sensibilità ad un nuovo modello di sviluppo che tenga conto delle evoluzioni che dal 2003, anno di realizzazione dello studio di fattibilità, ad oggi sono intervenute in campo economico, urbanistico, ambientale e sociale. Un modello che sappia collocare Bologna in una prospettiva che guarda al futuro, con un approccio innovativo in grado di fare scelte che abbiano ricadute immediate, ma che sostanzino una visione strategica della nostra città".

In pratica i sindaci condividono la necessità di trovare una soluzione per il nodo viario ma "ritiengono che sul progetto Passante Nord rimangano ancora diversi elementi di criticità, ai quali occorre dare una risposta in tempi brevi". 

Dopo l’accordo di Luglio 2014, i Sindaci interessati dal tracciato hanno evidenziato la necessità di avere precise risposte in merito ad "alcuni temi ritenuti indispensabili rispetto la realizzazione dell’opera assumendo una posizione di responsabilità istituzionale, per garantire ai cittadini del  territorio interessato un tracciato sostenibile e nel contempo garantire anche a tutti i cittadini bolognesi una mobilità migliore, più sostenibile e anche capace di ridurre il congestionamento delle attuali arterie, tangenziale in primis". Seconddo i primi cittadini dopo quasi un anno e mezzo il lavoro fatto da Società Autostrade, con l’interlocuzione della Regione, non ha prodotto i risultati sperati "pur in presenza di importanti elementi di novità, facendoci accumulare un ulteriore ritardo rispetto all’urgenza delle risposte" poichè "il progetto preliminare presentato infatti non risponde alle richieste che i sindaci hanno espresso in un documento  redatto a  dicembre  2014, prodotto dopo un impegnativo confronto coordinato dalla Provincia prima e dalla Città Metropolitana dopo, contenente  il tracciato concordato, le opere viarie e ambientali di mitigazione, le opere viarie di compensazione, le nuove politiche di mobilità anche pubblica, ma non tiene nemmeno conto dell’ulteriore documento dei Sindaci del 25 gennaio 2015, che poneva questioni molto rilevanti e che nella maggioranza dei casi è stato votato dai Consigli Comunali"
Diverse le riunioni presso l’Assessorato Regionale: "Lo scorso 3 novembre, è risultato evidente che il progetto preliminare ha ulteriormente peggiorato  gli impatti del nuovo tracciato che è stato modificato inspiegabilmente rispetto a quello concordato lo scorso gennaio, avvicinandosi a ampi centri abitati, prima invece più distanti".

Chiedono dunque risposte, il nuovo progetto "pur confermando la realizzazione dei 6 bypass ne migliora, in alcuni tratti, l’efficienza trasportistica proponendo un allungamento delle corsie di immissione/emissione fra autostrada e tangenziale attraverso l’utilizzo dell’attuale terza corsia dinamica, con un elemento di novità che è rappresentata dall’ampliamento della capacità stessa della tangenziale proponendo una terza corsia nel tratto compreso fra il casello della Fiera e lo svincolo di Corticella. Se questo sistema dovesse permettere un avvio della riduzione del livello di congestione, con eventuali ulteriori migliorie necessarie, chiediamo che venga seriamente valutata da subito la soluzione del potenziamento della tangenziale che fornisca risultati in tempi più stretti, senza aspettare che si concluda l’intero iter attuativo del passante nord (almeno 10 anni),  lunghezza non sostenibile per la nostra economia e i nostri cittadini. La stessa Società Autostrade ha affermato che alcuni interventi sulla tangenziale possono essere fatti in tempi più stretti e in modo autonomo rispetto alla più complessa ed articolata realizzazione del passante nord.  In meno di 4 anni, avremo così la tangenziale potenziata, invece di attendere 10 anni senza nessuna certezza di tali tempi".

Per questi motivi, i Sindaci chiedono alla Regione, in particolare all’ Assessore ai trasporti "che si attivi presso Società Autostrade per fornire entro la fine del 2015 un riscontro sulle criticità ancora presenti ed evidenziate in merito al tracciato e alle opere compensative e di mitigazione del Passante Nord, ritenendo tale risposta una condizione indispensabile per la realizzazione dell’opera. Si chiede altresì di perseguire la fattibilità di prevedere fin da subito il potenziamento della tangenziale, con la realizzazione della terza corsia parziale e gli interventi puntuali di fluidificazione necessari. Dopo quasi 15 anni di discussioni e dopo l’accordo del Luglio 2014, è arrivato il momento della decisione, ma Il potenziamento del nodo di  Bologna non può tuttavia prescindere da una valutazione nel merito della soluzione progettuale proposta (Passante Nord) e dalla necessità di provare a prevedere nell’immediato la realizzazione di alcuni interventi migliorativi del sistema autostradale-tangenziale".
 

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