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Cronaca

Passante, il fronte contro sfrigola: "Unico allargamento green è quello che non si fa"

Arrivano le prime reazioni da aprte del fronte ambientalista che non è rimasto convinto dalle posizioni di Pd e Coalizione in merito all'allargamento autostradale

Il Passante versione green? E' solo quello che non viene realizzato. E' il parere a stretto giro di Legambiente dopo il via libera di Giunta (dove in gruppo di maggioranza a sinistra del Pd siede anche Coalizione civica) all'allargamento di tangenziale e autostrada con alcuni correttivi.

E proprio su questi correttivi, definiti da Palazzo D'Accursio migliorativi (l'allargamento consentirebbe una fluidità del traffico tale da abbattere le emissioni sulla città, è il ragionamento) che si consuma lo strappo con la base associazionista dell'ambientalismo bolognese.

Proprio nei minuti in cui il sindaco Matteo Lepore presentava alla stampa la delibera approvata questa mattina, in piazze Medaglie d'oro davanti alla stazione centrale gli ambientalisti hanno dato vita a un flash mob per chiedere più investimenti sul ferro e per fermare le grandi opere, a partire appunto dal Passante.

Legambiente: "Vera soluzione? No allargamento, ma interrare anello e più Sfm"

"Il progetto non ci convince -ribadisce Claudio Dellucca, portavoce di Legambiente Bologna- perché tutta una serie di interventi, tra l'altro discutibili e che sono comunque concepiti allargando l'asse autostradale, sono individuate da Società Autostrade in gran parte come non fattibili". Se si vuole davvero parlare di green "la cosa più importante sarebbe fermare il progetto e non andare ad allargare" è il ragionamento.

Per Dellucca "bisogna prima di tutto incrementare la mobilità su ferro, come chiediamo da anni. E poi fare un intervento radicale sull'asse autostradale a vantaggio di tutta la città e soprattutto di chi ci abita vicino. Ad esempio, andare a installare coperture (in verità previste, ma solo dopo aver completato l'allargamento e solo per il 25 per cento del tracciato) oppure interrare l'autostrada".

Secondo gli ambientalisti, infatti, "attrarre altro traffico significa allargare ancora tra 20 anni. Bisogna dare opportunità diverse e andare meno in auto. Alle scelte vanno fatti seguire i fatti: va bene il tram, ma l'Sfm langue e dobbiamo accelerare. Altrimenti continueremo a morire di inquinamento", afferma Dellucca.

Dossier tram e Passante, il comune vara cabina di regia per le infrastrutture

Rete ambientale chiama spentolata: "Forze di maggioranza, fermatevi"

A insorgere contro l'accelerazione di giunta è anche la Rete delle lotte ambientali bolognesi che ha già annunciato per sabato 18 dicembre alle 11 una ‘spentolata’ di protesta di fronte alla chiesa di San Donnino.

Il Passante è già oggi "responsabile del 40% dell’inquinamento di Bologna". La Rete delle Lotte Ambientali Bolognesi ritiene quindi imprescindibile "la rinuncia a ogni ipotesi di allargamento del passante autostradale di Bologna perché incentivare l’uso di automobili e mezzi pesanti è inconciliabile con la transizione climatica e con la salute dei bolognesi e perché quelle risorse potrebbero essere investite per migliorare il trasporto pubblico e la ciclabilità nell’area metropolitana".

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