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Giovedì, 18 Aprile 2024

Zola Predosa, cittadinanza onoraria a Patrick Zaki: "Mi sento sempre più bolognese" | VIDEO

Il comune dell'area metropolitana è il primo a conferire l'onorificenza allo studente egiziano. Zaki collegato in video: "Vi ringrazio tutti, questo è un premio speciale per me"

Un altro piccolo ma importantissimo passo per sottolineare ancora una volta la vicinanza di tutta l’area metropolitana di Bologna a Patrick Zaki: il comune di Zola Predosa, riunito in seduta straordinaria, ha infatti conferito allo studente egiziano il titolo di cittadino onorario. È un Patrick Zaki sorridente quello che in videochiamata ha partecipato alla sessione presieduta dal sindaco Dall’Omo: "Sono molto felice di essere qui stasera - ha commentato lo studente dell’Alma Mater di Bologna -. Ringrazio molto Simona Lembi e il Rettore Giovanni Molari per il suo impegno continuo. Quando sono arrivato a Bologna mi definivo uno studente di Rita Monticelli: stasera ho sentito che la chiamavano la professoressa di Patrick Zaki e questo per me è un grande onore. Ringrazio per l’ospitalità nel vostro consiglio comunale, questo invito è davvero speciale per me. Ho ricevuto diverse cittadinanze onorarie negli ultimi due anni, ma questa per me è davvero speciale per me: è la prima volta che sono presente, anche se solo in videochiamata, ma è una cosa veramente importante per me. È un grande segno di solidarietà da parte del comune di Zola Predosa e sono molto onorato di essere parte della vostra comunità: sono più contento e onorato di essere sempre più parte della comunità bolognese e sono felice che Bologna stia accogliendo tanti rifugiati ucraini. Grazie a tutti”. 

Zaki inaugura l'anno accademico: "Per sempre grato a Bologna e alla mia Universittà" | VIDEO

Fermato in Egitto nel febbraio del 2020, Patrick Zaki era inizialmente stato fermato con una custodia cautelare di 15 giorni. La sua detenzione è però durata molto più che due settimane, nonostante l’impegno di Amnesty International e la petizione sulla piattaforma Change.org, la quale negli anni ha raccolto più di trecentomila firme. Lo scorso 8 dicembre, alla terza udienza del suo processo, Zaki è stato finalmente scarcerato, anche se ancora non assolto dalle accuse di diffusione di notizie false. Cittadino onorario di Bologna dal gennaio del 2021, da oggi lo è anche di Zola Predosa: almeno simbolicamente, un piccolo ulteriore passo che avvicina lo studente al ritorno in Italia.

Zaki cittadino onorario di Zola Predosa, le parole di Molari e Monticelli

Presente alla seduta anche il Magnifico Rettore dell'Alma Mater, Giovanni Molari: "In questi due lunghi anni difficili, l’Università di Bologna ha fatto ciò che è scritto nel suo statuto: difendere i diritti della persona. È stata una difesa nata spontaneamente, dalla prima manifestazione fino all’ultimo giorno in cui abbiamo festeggiato la sua scarcerazione. Questo è il compito dell’Alma Mater: far sentire ogni suo membro una parte importante dell’Università. Sono felice di vederlo qui ma il giorno più bello sarà quando sarà qui con noi in presenza per poterlo finalmente riabbracciare. Specialmente in questi giorni, ricordare la vicinanza trasmessa a Patrick può essere di enorme utilità. Come Università - ha concluso il Rettore - il nostro compito è quello di dare supporto a studenti e docenti in fuga in questo momento così complicato".

Infine, l'intervento di Rita Monticelli, consigliera comunale di Bologna ma soprattutto, come ricordato dallo stesso studente egiziano, la professoressa di Patrick Zaki: "Abbiamo aspettato due anni per vederci, ora aspettiamo di vederti qui in presenza finalmente libero. Per noi sei parte della nostra comunità, ringrazio l’Università di Bologna e il Comune di Zola per questa splendida iniziativa. So che Patrick tiene moltissimo ai diritti umani è una delle frasi che abbiamo utilizzato per le nostre campagne è stata ‘difendiamo il difensore dei diritti umani’. Ci hai detto quanto sia stato importante il sostegno dei cittadini e nell’Università e sappiamo che questo ti ha aiutato a tener duro. Tu non ti tiri mai indietro nel chiedere la pace, anche in questi giorni così difficili. Grazie per il tuo impegno e di quello di tutte le persone che come te lottano tutti i giorni per i più deboli. Noi saremo con te sempre e quando tornerai porteremo avanti insieme i valori di ospitalità, di umanità e di pace. Ti aspettiamo. Ma mi raccomando - ha concluso ironicamente la professoressa - studia, che devi finire il master".

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