"Non ho garanzie sulla decisione finale, in questi casi cerco sempre di restare ottimista. Naturalmente spero che vada bene". Lo ha detto Patrick Zaki durante un'intervista telefonica concessa all'agenzia Dire.

Processo Zaki, 1 febbraio 2022 un'altra udienza: attesa per la sentenza

Oggi il ricercatore del master 'Gemma' dell'Università di Bologna, arrestato a febbraio del 2019 e scarcerato a dicembre 2021, varcherà la soglia del Tribunale per la sicurezza dello Stato per i reati minori di Mansura. E' accusato di diffusione di false notizie in Egitto e all'estero, a causa di un articolo pubblicato nel 2018 su una testata online in lingua araba in cui il ricercatore denunciava abusi subiti dalla minoranza dei copti cristiani

Dopo udienze e rinvii oggi potrebbe essere la sessione "decisiva", come ha dichiarato giorni fa la sua avvocata Hoda Nasrallah, che non ha escluso la possibilità che tutto si concluda con un nuovo rinvio. Zaki ha ripreso gli studi, sostenendo venerdì scorso il primo esame ("Storia dei movimenti femminili nell'Italia moderna") e l'ultimo necessario a completare la prima annualità del master. "Mi ha reso felicissimo" confida. "E' stato bellissimo poterlo fare, poter riprendere il percorso del Master e dedicarmi ai libri dopo tanto tempo. Un momento fantastico". E dal punto di vista burocratico, "riprendere il percorso è stato semplicissimo" sottolinea Zaki. "L'Università si è resa molto disponibile e ha facilitato tutte le procedure. Può sembrare una cosa scontata ma in realtà non lo è. Studiare ora è un po' più dura ma ce la sto mettendo tutta".

Patrick Zaki ha superato un esame universitario interrotto dall'arresto: "Non vedo l'ora di tornare un aula"