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Cronaca

Patrizia Moretti, a processi finiti "Querelerò chi infanga la memoria di Federico"

Dopo la conclusione dei processi a carico degli agenti, ora in carcere, e l'accusa per omicidio colposo, un punto fermo per la madre di Federico Aldrovandi dal suo profilo Facebook

"I processi sono finiti con motivazioni pesantissime per i colpevoli. D'ora in poi querelerò ogni menzogna che infanghi la memoria di Federico". Così sulla propria pagina Facebook Patrizia Moretti, madre del 18enne morto nel 2005 a Ferrara durante un controllo di polizia: per l'uccisione quattro agenti sono stati condannati in via definitiva per l'eccesso colposo nell'omicidio colposo. Moretti allega alla frase un link di un articolo dal sito Estense.com dal titolo "La 'nuova versione' del caso Aldrovandi" che si occupa dell'iniziativa annunciata del sindacato Coisp: un camper che gira per Ferrara in segno di solidarietà ai poliziotti in carcere. Tra l'altro il Coisp in un volantino sostiene che "come non mai la triste vicenda in cui un ragazzo ha perso la vita è stata strumentalizzata da blog, giornali, televisione, cinema, libri" e che "il dolore e la morte in prima pagina hanno consentito, per anni, a giornali di vendere, a televisioni di fare ascolti, ad altri di lucrare con libri e cinema". Inoltre, dice il sindacato "questi quattro nostri colleghi sono stati condannati e da oltre 7 anni scontano la pena di essere dei poliziotti che una notte hanno incontrato un giovane 'drogofilo' (per usare le parole emerse in giudizio), lasciato solo dai suoi amici dopo una serata 'brava', in preda ad una grave crisi di rabbia isterica e per cui si rendeva necessario il contenimento fisico".

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