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Pd, Bonaccini: "Chi esce dal partito sbaglia" | VIDEO

Il presidente della Regione torna al lavoro dopo la sconfitta di domenica alle Primarie

"Sono convinto che chi esca dal Pd sbaglia". Lo afferma Stefano Bonaccini. "Anzi- aggiunge lo sconfitto delle primarie del 26 febbraio, oggi in Regione Emilia-Romagna- dobbiamo chiamarne di nuovi e dobbiamo fare in modo che il Pd si rigeneri, abbia una nuova classe dirigente, metta in campo un progetto e una proposta per costruire un nuovo centrosinistra". Perché, sottolinea ancora Bonaccini, "dobbiamo tornare ad essere il primo partito o quasi alle europee tra un anno e vincere nei Comuni", con l'obiettivo futuro di tornare a guidare il paese

Non sogna rivincite future per riprendersi la leadership del partito, ma Stefano Bonaccini accetta di rimanere in campo nello scacchiere nazionale. Questa la risposta del governatore alla "valanga" di messaggi e chiamate ricevute dai sostenitori nelle ultime 24 ore, dopo la sconfitta di domenica sera alle primarie contro Elly Schlein.

"Fare il leader dell'opposizione per preparare la rivincita? Per me l'unica rivincita è quella contro la destra, l'unico contributo che voglio dare è per una rivincita non dentro il partito ma nel paese". Ciò che il presidente emiliano-romagnolo farà, in ogni caso, sarà "stare in campo anche a livello nazionale".

L'appello in questo senso "mi ha fatto ovviamente piacere e credo sia giusto che io interpreti dal punto di vista di mettermi a disposizione per dare una mano".

"Ho ricevuto migliaia e migliaia di messaggi- dice ancora Bonaccini- ho sentito la preoccupazione che io mi ritiri qui in Emilia-Romagna nei prossimi due anni" cioè per il resto del secondo mandato in viale Aldo Moro. C'è la richiesta che io stia in campo, anche perché alla fine i voti raccolti rappresentano in ogni caso poco meno della metà dei voti al congresso".

Quindi "mi metto a disposizione per dare una mano, perché penso sia doveroso fare così, perché l'avversario è a destra e ho sofferto troppo negli anni scorsi le troppe liti e divisioni nella storia del Pd, dentro la stessa famiglia".

Per Stefano Bonaccini "è chiaro che adesso tocca a Schlein prendersi la responsabilità di tenere insieme il partito e avanzare una proposta". Dopo la chiamata di domenica sera la nuova leader del partito "non mi ha ancora chiamato- risponde Bonaccini alle domande dei cronisti oggi in Regione- ma immagino come sia stata travolta da tutto quello che capita in questi casi. Non ho dubbi che chiamerà molto presto".

E Bonaccini, come ha detto subito dopo l'esito delle primarie del 26, è pronto a dare una mano a Schlein per "tenere unito il partito". Per quanto riguarda le differenze di linea politica su lavoro e impresa rispetto alla neo-segretaria, però "ho molto apprezzato- fa sapere Bonaccini- l'intervista di Romano Prodi dove ricorda che per combattere le diseguaglianze, per aiutare chi sta peggio bisogna sempre avere una crescita che serva a redistribuire a chi non ha nulla o ha poco". (Dire)

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