rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vicino di casa abusa di un fratello e una sorella: "Sono stati loro a prendere l'iniziativa"

Una giustificazione a dir poco incredibile da parte di un 63enne accusato di abusi su due minori di 8 e 9 anni. L'uomo non è stato arrestato poichè non è più obbligatorio quando il caso consente di applicare misure alternative

"Sono stati i bambini a prendere l'iniziativa" avrebbe detto agli agenti, l'uomo, impiegato in pensione, accusato di violenza sessuale ai danni di due minori, una fratello e una sorella.

La storia si è consumata in un paese della provincia ed è stata scoperta dalla polizia, dopo alcuni mesi di indagini curate dal nucleo della squadra Mobile specializzato nella tutela dei minori. L'uomo, che era incensurato, per il momento non è finito in manette (l'arresto non è più obbligatorio quando il caso consente di applicare misure alternative).

Il Pm Augusto Borghini aveva chiesto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime, mentre il Gip Alberto Ziroldi ha disposto la misura cautelare, più pesante, del divieto di dimora nel comune teatro dei fatti. La segnalazione alla questura è stata fatta la primavera scorsa dai genitori, che avevano notato un cambiamento nei figli. In breve i bambini hanno confidato che il vicino di casa, al quale qualche volta erano stati affidati per brevi periodi quando madre e padre erano impegnati, aveva abusato di loro.

Con l'uomo infatti, che è stato sposato e ha a sua volta dei figli, pare ci fosse un ottimo rapporto di fiducia e collaborazione. Le indagini hanno fornito 'riscontri oggettivi' alle dichiarazioni rese dalle due vittime, ascoltate con l'assistenza di uno psicoterapeuta infantile che ha seguito il caso insieme ai poliziotti.

DIVERSI EPISODI. Gli investigatori hanno ricostruito almeno tre episodi di palpeggiamenti, sia ricevuti che fatti dai bimbi al pensionato, a partire dall'estate scorsa. Il quadro indiziario ha portato, ieri, alla notifica del provvedimento a carico del 63enne, che ha già cambiato casa. A quanto si è appreso avrebbe tentato una 'maldestra giustificazione', attribuendo ai due bimbi una sorta di 'collaborazione' negli episodi, che ha in parte ammesso. L'uomo viene tenuto sotto controllo dalla polizia nella sua nuova residenza, e sono in corso ulteriori indagini per accertare eventuali molestie anche ad altri minori.

REATO ODIOSO. "E' un reato che definire odioso è poco'': così ha commentato il Questore di Bologna Vincenzo Stingone, intervenuto alla conferenza stampa sul caso del 63enne indagato. ''Da parte nostra c'è grande attenzione alla difesa delle fasce più deboli: i minori, ma anche le donne e gli anziani. Questa attenzione c'è - ha proseguito - e il caso è stato affrontato con grande tatto dagli uomini e dalle donne della squadra Mobile, ma dobbiamo sempre migliorarci''. Secondo il Questore, inoltre, non bisogna stancarsi di affrontare questi temi, anche nelle scuole, ''per diffondere la cultura della legalità''. Alle domande dei cronisti sul mancato arresto del presunto pedofilo, nei confronti del quale è stato disposto un divieto di dimora nel luogo dove vivono le vittime, Stingone ha precisato che ''ci sono diverse situazioni che vanno verificate'' e che ''il tipo di provvedimento è stato rimesso alla valutazione dell'autorità giudiziaria''.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicino di casa abusa di un fratello e una sorella: "Sono stati loro a prendere l'iniziativa"

BolognaToday è in caricamento