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Cronaca

SEGNALAZIONE. Pendolari Alta Velocità BO-MI: tra soppressioni e rincari

A scrivere un rappresentante dei comitati pendolari che viaggiano da Bologna a Milano per lavoro. Orari scomodi, aumento dei prezzi e treni sovraffollati: 'I viaggiatori AV non sono più ricchi di altri pendolari'

"Scrivo a nome di centinaia di residenti bolognesi che ogni giorno si recano a Milano per lavoro e che sono abbonati alla tratta alta velocità Bologna-Milano. In seguito a cambiamenti di politiche aziendali e di orari, in fascia pendolari il treno Italo delle 7.44 da Bologna è stato soppresso, e rimane solo un Trenitalia delle 7.31. Il treno era già sovraccarico con centinaia di abbonati che viaggiavano in piedi, seduti a terra o vicino all'uscita anche prima della soppressione di questo treno. I successivi, anche essi sovraccarichi, partono solo alle 8.10 e 8.25, non permettendo ai pendolari di recarsi al posto di lavoro in orari accettabili".

A scrivere a Bologna Today Alessandro Gallo, rappresentante dei comitati pendolari che riferisce come dal primo luglio, Trenitalia ha anche introdotto l'obbligatorietà della prenotazione del posto, cosa che non viene comunque garantita a tutti i pendolari visto che a loro conviene vendere biglietti a prezzo pieno. Sulla Bologna-Milano l'abbonamento passerà dagli attuali 420 euro a circa 480".

Sulla Torino-Milano, secondo Gallo, la situazione è forse anche peggiore, con circa 1600 abbonati e "un sovraffollamento pauroso che ha recentemente causato notevoli proteste". Sono nati vari gruppi e pagine mi piace su facebook, alcune delle quali gestite prorprio da Gallo come  anche io direttamente, che vi elenco: Pendolari ad Alta velocità (https://www.facebook.com/groups/1614229722149002/),  9502 in treno con brio (https://www.facebook.com/groups/400556496637957/), Pendolari AV Bo-MI (https://www.facebook.com/groups/AVBOMI/) e Sfreccia Club (https://www.facebook.com/groups/sfrecciaclub/).

"I viaggiatori dell'AV non sono più ricchi di altri pendolari, molti guadagnano anche solo 1200 euro al mese e devono pagare trasporti locali in due regioni oltre all'abbonamento dell'AV perchè non trovano lavoro nella propria regione. Ci sono molti giovani e molti professionisti in quasi tutti i settori lavorativi. Queste modifiche tariffarie e di orari mettono a grave rischio i posti di lavoro di migliaia di cittadini" continua la nota "gli aumenti e le modifiche vessatorie specialmente per una categoria debole come quella dei pendolari sono state già criticate dalla Federconsumatori (https://www.helpconsumatori.it/secondo-piano/trenitalia-da-luglio-prenotazione-obbligatoria-per-abbonati-av-e-aumenti-del-15-su-milano-torino/94692)".

Un aiuto anche ai media dunque è la richiesta di pendolari, famiglie che abitano in 4 regioni almeno (oltre alla Torino-Milano e alla Bologna-Milano il pendolarismo AV per necessità è anche molto comune sulla Napoli-Roma). Parliamo di Emilia Romagna, Campania e Piemonte ma ci sono anche pendolari AV che viaggiano da Firenze a Roma, quindi anche la Toscana è interessata".

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