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Cronaca

Pendolari, fra le tratte peggiori di Italia la Bologna-Ravenna

Legambiente ha anticipato alcuni dati sulla classifica "Pendolaria", che stila le peggiori linee ferroviarie per i pendolari: "Treni sempre più affollati, in ritardo e con le solite vecchie carrozze"

Una classifica che elenca le tratte ferroviarie peggiori d’Italia: riparte da Legambiente la campagna "Pendolaria", dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno. Il lavoro rispecchia "Quanto poco sia stato fatto nel corso degli ultimi anni e quanto le situazioni già critiche dei pendolari siano diventate insopportabili". Nella mappa delle 10 linee ferroviarie peggiori d’Italia, compare anche la nostra città, a causa delle criticità della linea Bologna- Ravenna:  "La vita dei pendolari, purtroppo, non migliora, ma si fa sempre più incerta - commentano da Legambiente -  Quest’anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono largamente aumentati, complici governo e amministrazioni regionali.

EMERGENZA NAZIONALE E AUTENTICI DRAMMI GIORNALIERI. “Quella dei treni per i pendolari è una vera e propria emergenza nazionale - dichiara il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini - di cui nessuno sembra intenzionato a occuparsi. Negli ultimi anni il servizio in larga parte delle Regioni è andato peggiorando per la riduzione e l’incertezza delle risorse, che ha portato ad avere treni sempre più affollati, in ritardo e con le solite vecchie carrozze. Per chi si muove in treno ogni giorno la situazione è spesso disperata, con autentici drammi giornalieri che si vivono sulle linee del Lazio, della Campania, del Veneto. E’ vergognoso che gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio siano stati talmente risibili da risultare in molti casi inferiori alle spese per i gruppi consiliari. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari punta a cambiare questo stato di cose, Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro”.

LA LINEA BOLOGNA-RAVENNA. Fra Bologna e Ravenna la frequenza di disservizi, mancanza di informazioni e sovraffollamento rendono il viaggio dei pendolari impraticabile. Ravenna in alcuni orari risulta praticamente isolata dall'Emilia, in quanto non esistono coincidenze per i treni in arrivo a Bologna e quelli in partenza per l'Emilia. Sarebbe necessario il ripristino del collegamento fra le due città attraverso la vecchia linea per Budrio, Medicina, Massa Lombarda, Lugo che permetterebbe ai pendolari della zona a Nord Est di Bologna di avere una valida alternativa.

CALO DELLE RISORSE. Legambiente ha anticipato così una parte dei dati contenuti nel rapporto Pendolaria che sarà presentato il 18 dicembre. Nel triennio 2010-2012 la media delle risorse stanziate è diminuita del 22% rispetto al 2007-2009. Il 2009 è stato, infatti, l’ultimo anno in cui sono state destinati fondi sufficienti a garantire un servizio decoroso. Anche il Governo Monti non fornisce certezze per il futuro del trasporto pendolare in Italia. Per il prossimo anno i fondi per il trasporto pendolare sono destinati ancora a ridursi. La diretta conseguenza di questa situazione sono tagli ai servizi, aumento del prezzo dei biglietti, stop agli investimenti per l’acquisto dei treni.

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