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Cronaca

People Mover, confermata la data di partenza

Il Comune di Bologna tira dritto: primo viaggio della navetta veloce con i passeggeri a bordo diretti al Marconi il 18 novembre

Confermata la data di partenza del People Mover: il primo viaggio della navetta veloce con i passeggeri a bordo diretti al Marconi sarà il 18 novembre. Nessun rinvio, come chiede invece il consigliere della Lega, Umberto Bosco, che ha anche presentato un'ordine del giorno con domanda di chiarimenti alla giunta, convinto che la partenza del servizio sia una forzatura "per fare un favore alla societa' di gestione", che cosi' potra' incassare il contributo del Comune per il mancato raggiungimento della quota minima di passeggeri, come prevede il contratto di concessione. "La logica che hanno tenuto Comuni importanti del Centro-Nord, a parte le aziende piu' in difficolta' che hanno dovuto tagliare i servizi in maniera draconiana, e' mantenere livelli di trasporto pubblico altissimi", ricorda l'assessore ai Trasporti, Claudio Mazzanti. "Fermarsi e non partire non e' una soluzione. Non ce lo possiamo permettere", taglia corto Cleto Carlini, capo dipartimento Lavori pubblici di Palazzo D'Accursio.

Anzi, una partenza 'soft' del servizio, con viaggi meno frequenti e meno convogli utilizzati, "puo' essere l'opportunita' di vedere il sistema nel suo passaggio graduale a un maggior numero du utenza, monitorato con piu' attenzione senza picchi di domanda all'inizio", sottolinea Carlini. Fatto sta che l'emergenza coronavirus ha ridotto al lumicino l'attivita' dell'Aeroporto e sara' difficile raggiungere il milione e 157.000 passeggeri previsti dalla convenzione con Marconi Express. Cosi', temono i consiglieri di opposizione, il Comune potrebbe doversi ritrovare a coprire i mancati introiti della societa' di gestione della monorotaia, come prevede il contratto, per un massimo di 1,4 milioni (per un massimo di 18 anni).

"In questa situazione non e' possibile fare previsioni di alcun tipo. Potrebbero chiudere tutto lunedi'. Le valutazioni le faremo a novembre del prossimo anno. Si spera che per allora i passeggeri siano quelli previsti e allora non ci sara' nessun rischio per il Comune di dover integrare. In ogni caso la cifra massima non e' cambiata, ma la valutazione sui mancati introiti andra' fatta a posteriori", ribadisce Carlini. Oltretutto, la soglia minima di passeggeri al di sotto della quale scatta l'intergrazione del Comune, 1,157 milioni di viaggiatori, per i primi due anni di esercizio puo' essere ridotta al 60% per il primo anno e all'85% per il secondo. Peraltro, l'amministrazione o anche Tper potrebbero chiedere un contributo al governo per coprire i minori incassi legati all'amergenza covid. "Eventuali contributi statali si possono chiedere se il servizio parte.
Anche questo ci spinge per l'apertura", richiama il dirigente. m In commissione, questa mattina, si e' parlato, pero', anche dell'aumento del biglietto chiesto da Marconi Express.

"L'aumento della tariffa avviene attraverso un meccanismo definito e, per ora, e' oggetto du una richiesta da parte del concessionario che dovra' essere valutata. Per ora e' quella gia' stabilita", chiarisce Carlini. "Piu' aumenta il prezzo del biglietto, piu' incide sul numero dei passeggeri. Il raggiungimento di un servizio a regime non e' incentivato da un aumento del biglietto a quasi 10 euro. Cosi' il People mover diventa meno 'approcciabile': in piu' di uno non e' piu' conveniente ed e' preferibile il taxi per andare in Aeroporto", osserva il consigliere comunale del Pd, Pierluigi Licciardello. "Il quadro della gestione e' chiaro: basta leggere i dati sugli aeroporti per capire come il Covid ha inciso sui trasporti. Questo e' il contesto i cui si muove il People Mover", conclude Mazzanti.(Agenzia dire)

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