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Cronaca

People Mover, sinistra e M5S in pressing: "Rivedere esclusiva di servizio, serve Sfm"

Storici oppositori dell'opera ma ora in giunta, da grillini e Coalizione civica si rilancia l'opzione zero del treno convenzionale. L'opposizione attacca: "Diffida? Ormai è tardi". La società di gestione: "Entro venerdì prossimo il piano di rientro"

Rivedere il contratto, soprattutto nella sua clausola di esclusiva di servizio, poi estendere il Sfm fino all'aeroporto e collegarne la stazione con dei tapis roulant.

E' la proposta degli alleati del Pd in Giunta per il dossier People Mover, tornato alla ribalta dopo le sospensioni continue delle corse, dovute a ripetuti problemi tecnici di questi giorni, sfociati in una vera e propria crisi tra gestore e istituzioni locali. 

Mentre la regione ha chiesto un piano di rientro dei problemi tecnici che affliggono la navetta aeroporto-stazione, il Comune ha già mandato una diffida, minacciando in ultima istanza di rescindere il contratto. 

Ora, da un pezzo di maggioranza arriva un altro affondo, che pone sul piatto un problema di prospettiva, e cioè che anche risolvendo i problemi tecnici, il sistema difficilmente potrà sostenere flussi di passeggeri quando si tornerà ai livelli pre-pandemia.

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Sinistra e M5S: "Affiancare il Sfm, navetta da sola non ce la fa"

 "C'è ampio margine per pensare, da subito, alla costruzione della stazione Sfm aeroporto con un collegamento tapis roulant che porti a destinazione", ha scandito oggi in apertura del Consiglio comunale la capogruppo di Coalizione civica Simona Larghetti.

"Appare evidente che Comune e Regione si devono tutelare nei confronti di Marconi Express, rivedendo i termini del contratto, a partire dal vincolo di non costruire sistemi alternativi, che sono più che mai necessari invece anche a fronte di un funzionamento pieno e continuativo, verso il quale si nutrono forti dubbi tecnici, con l'evidenza dei fatti, ma ancor più se il sistema continuasse a dare problemi".

 Larghetti parla di "accordo più equilibrato" tra comune e società di gestione che tra l'altro sta osservando, secondo la consigliera, un comportamento "poco trasparente rispetto ai problemi tecnici del servizio e alle sue reali capacità".

Sulla stessa linea d'onda il consigliere M5s Marco Piazza, che rispolvera l'idea del Sfm. "Un sistema di trasporto a rete che lo avrebbe interconnesso direttamente (l'aeroporto, ndr) con molti punti della provincia e della città" con "costi più accessibili" per famiglie e viaggiatori low-cost. Insomma "un sistema certamente più lento, non dedicato alla stazione, ma con capacità molto superiori rispetto a quelle della navetta" chiosa il consigliere.

Affiancare il People Mover con una alternativa, è il ragionamento di Piazza, eviterebbe "di sovraccaricarlo e gli consentirebbe di servire al meglio la fascia di utenti ai quali si rivolge, che di certo non accettano di fare code per salire sul mezzo più doppie o triple dei sette minuti del viaggio. I contratti si possono rivedere anche in virtù delle evidenze emerse in questi giorni". chiude Piazza.

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Le opposizioni: "Diffida? Ormai è tardi"

Intanto, l'opposizione incalza. Un "disastro annunciato", definisce il caso il leghista Giulio Venturi, una "vera e propria odissea". La cosa "veramente sconcertate" secondo Venturi, "è che l'amministrazione comunale decida di correre ai ripari soltanto ora. Il film al quale assistiamo oggi infatti è il frutto di molte scelte sbagliate, che partono da lontano".

Fratelli d'Italia, da parte sua, ha presentato in Consiglio un proprio ordine del giorno firmato da Francesco Sassone, Felice Caracciolo, Stefano Cavedagna, Marta Evangelisti e Manuela Zuntini. Oltre a chiedere la riduzione del costo dei bus sostitutivi, Fdi chiede di nominare un organismo di garanzia per "compiere un'approfondita e completa istruttoria sul People mover che abbia ad oggetto tutti gli aspetti rilevanti della suddetta infrastruttura, compresa anche la verifica di eventuali carenze strutturali e delle manutenzione". Senza escludere, nel caso, alla "risoluzione per inadempimento del concessionario" del contratto di concessione "e la non erogazione del contributo"

La società: "Prendiamo atto della diffida, venerdì il piano di rientro"

Al centro del ciclone, Marconi Express in serata ha emesso una nuova nota, dove si prende atto "della diffida trasmessa dal Comune di Bologna ed entro i termini previsti darà i riscontri richiesti". Quindi, "entro venerdì prossimo, Marconi Express prevede di formalizzare il programma degli interventi manutentivi già avviati nei giorni scorsi con i necessari sopralluoghi tecnici".

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