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Cronaca

People Mover: semaforo verde dal Tar? I detrattori: 'Solo opera di mistificazione'

Il Tar del Lazio dà ragione al ricorso di Marconi Express vs lo stop dell'Autorità di vigilanza. La Camera di commercio "sta lavorando intensamente" per finalizzare il progetto. No people mover: "Chi tenta di ribaltare la sentenza del Tar con interpretazioni del tutto singolari compie opera di mistificazione

Mentre il sindaco di Bologna, Virginio Merola, mette in dubbio il futuro del People Mover, sull'opera arriva un nuovo semaforo verde. E' quello acceso dal Tar del Lazio, che da' ragione al ricorso di Marconi Express contro lo stop dell'Autorità di vigilanza dei contratti pubblici. In sostanza per il Tar del Lazio, che l'altro giorno ha notificato alle parti la sentenza datata 22 maggio, dopo la modifica dei patti parasociali non ci sono piu' rischi per le finanze pubbliche. "Viene così meno uno dei principali ostacoli che ad oggi aveva impedito un sereno dialogo con i finanziatori dell'opera- sottolinea in una nota Marconi Express- i quali erano legittimamente preoccupati per i possibili risvolti di tale pronuncia". I legali della società spiegano che il Tar, "premettendo che i provvedimenti dell'Autorità non sono vincolanti per le amministrazioni cui sono rivolti, ha dichiarato che l'intervenuta modifica dei patti parasociali di Marconi Express rende inutile la prosecuzione del giudizio, in quanto l'atto dell'autorità è da ritenersi ormai superato integralmente". Con questa sentenza si chiude quindi il braccio di ferro iniziato l'8 maggio 2013 con la delibera dell'Autorità di vigilanza, che lanciava l'allarme sul rischio portato dal People Mover alle finanze pubbliche.

Contro quella delibera dell'Autorità di vigilanza sul People Mover Marconi Express e Ccc avevano presentato ricorso, che il Tar del Lazio ora dichiara tecnicamente inammissibile, perchè "non si evince che l'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici sia dotata di poteri di supremazia gerarchica nei confronti delle amministrazioni aggiudicatrici, statali o locali- si legge nella sentenza- così da poter ipotizzare un potere di annullamento per vizi di legittimità dei provvedimenti da queste adottati in tema di affidamento di lavori pubblici". Ma soprattutto perchè "anche a voler riconoscere natura provvedimentale all'avversata deliberazione dell'Autorità, di fatto non sussisterebbe comunque alcun interesse ad annullare tale atto, posto che ad esso comunque il consorzio risulta essersi adeguato". In poche parole, il Tar del Lazio ha dato ragione a Marconi Express, che già alla fine di luglio del 2013 modificò i patti parasociali ''censurati'' dell'Autorità, integrando proprio la prescrizione dell'organismo di garanzia.

"Nell'accordo iniziale tra Ccc e Tper era previsto che quest'ultima assumesse la maggioranza di Marconi Express a collaudo dell'opera avvenuto- ricorda la società- con la revisione dei patti avviata l'anno scorso, prima ancora dei rilievi dell'Authority, si prevede invece che Tper resti in Marconi Express con una quota minoritaria, non superiore al 25% del capitale".

"Confidiamo che il People Mover per il collegamento rapido fra stazione e aeroporto venga realizzato- afferma in una nota il presidente Giorgio Tabellini- e la Camera di commercio sta lavorando intensamente affinchè questo obiettivo venga raggiunto". Insomma, piazza della Mercanzia ci mette il suo peso massimo per non perdere l''opera. "Il percorso di quotazione dell''aeroporto Marconi non è assolutamente in discussione e infatti sta proseguendo nel pieno rispetto dei tempi programmati", ci tiene inoltre a precisare Tabellini, che ha avuto modo piu' volte di sottolineare che il People Mover è importante anche per l'ingresso dello scalo bolognese in Piazza Affari.

"La modifica dei patti parasociali ha comportato esclusivamente il superamento di una delle censure mosse dall'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici ma non di tutte". Dunque, "chi tenta di ribaltare la sentenza del Tar Lazio con interpretazioni del tutto singolari e di parte compie un'opera di mistificazione". Questo il commento del Comitato No People mover sulla pronuncia del tribunale amministrativo. "Con un ultimo disperato tentativo i difensori di Ccc e Marconi Express hanno tentato di chiedere la cessazione della materia del contendere ma il Tar Lazio ha sancito l'inammissibilità del ricorso proposto".

(fonte Dire)

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