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Cronaca

"Umano. Troppo umano": torna il festival perAspera

La dodicesima edizione in programma dal 5 al 16 settembre in dieci luoghi diversi di Bologna e Città Metropolitana

"Umano. Troppo umano". È il titolo della dodicesima edizione del festival "perAspera", rassegna di arti multidisciplinari contemporanee, in programma dal 5 al 16 settembre. 

Dodici giorni, undici artisti, dieci luoghi diversi. L'edizione 2019 è dedicata al tema dell'umanità, in sé e in relazione alle nuove tecnologie, per un percorso pensato per operare in sinergia con spazi storici, ambienti urbani e luoghi dismessi.

Qui il programma completo

"Si tratta di un'edizione particolare perché affronta temi molto contemporanei e di attualità", sottolinea in conferenza stampa l'assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore. "La parola chiave è relazione", afferma la direttrice organizzativa Maria Donnoli: "Relazione tra artisti e luoghi, perché le opere create sono site-specific" ma anche "relazione tra le opere stesse e le persone".

Un esempio? L'installazione "partecipativa" che nascerà il 6 settembre a Monte San Pietro, in piazza Casa Bonazzi e dunque nell'ambito di "una ferita aperta nell'edilizia urbana incompiuta", spiegano gli organizzatori del festival: l'artista svedese Ida Bentinger e i cittadini lavoreranno insieme per ad un'opera denominata "Intreccio".

Tra gli obiettivi di perAspera, del resto, c'è anche quello di "scoprire luoghi che non siano già troppo selezionati o fornire possibilità diverse a luoghi conosciuti", sottolinea il direttore artistico Ennio Ruffolo. Gli eventi saranno tutti con ingresso gratuito o con contributo libero: "Da sempre una delle caratteristiche di perAspera è creare apertura, per una contemporaneità non ostile ma accogliente. Lo sperimentiamo sia con i lavori che abbiamo selezionato sia con questa politica", segnala Donnoli. (Dire)

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