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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Peste suina africana, cinghiali selvatici sotto osservazione. La Regione: "Segnalate"

La Regione ha emanato un'ordinanza. L'assessore chiede al Governo di approvare la bozza di decreto ministeriale che prolunga il periodo di caccia al cinghiale

La Regione Emilia-Romagna ha diramato un’ordinanza che adotta misure per controllare la diffusione della peste suina africana nei cinghiali selvatici e proteggere i suini allevati. 

Sebbene al momento il territorio viene considerata indenne dalla stessa Ue, viale Aldo Moro ha deciso di adottare misure urgenti per prevenire la malattia, in particolare nella zona del piacentino perché a contatto con la zona di restrizione dove sono presenti i casi confermati, mentre altri si registrano. 

Le prescrizioni dell’ordinanza

La Regione ha, inoltre, messo a punto un piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste, che prevede anche un piano di emergenza da mettere in atto nel caso in cui l’infezione dovesse entrare nel territorio regionale.

"Approvare la bozza di decreto ministeriale che prolunga il periodo di caccia al cinghiale"

La peste suina africana sta destando attenzione per i casi recenti che si sono verificati in provincia di Roma, mentre resta alta l’attenzione per la situazione dell’infezione in Piemonte e in Liguria, dove dopo il primo caso confermato il 7 gennaio scorso a Ovada, in provincia di Alessandria, ci sono attualmente 124 casi accertati.

Mentre l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, ha manifestato nei giorni scorsi preoccupazione al Commissario straordinario, Angelo Ferrari, mettendo a conoscenza anche il Ministro per la Salute, Roberto Speranza, l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha fatto presente nelle scorse settimane al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e al Sottosegretario al Ministero della Salute; Andrea Costa, come tutti gli strumenti consentiti dalla legge rivolti al contenimento della specie siano stati attuati ed implementati in Emilia-Romagna. Ma affinché siano scongiurati rischi dalle conseguenze devastanti per il comparto suinicolo, e il suo indotto, che per qualità e quantità rappresenta un valore strategico per la regione e per il Paese, occorre fare di più, come ad esempio approvare la bozza di decreto ministeriale che prolunga il periodo di caccia al cinghiale.

“La comparsa di altri casi in provincia di Roma lontano dai casi di Piemonte e Liguria, ci ricorda che la malattia si può trasmettere anche a lunghe distanze - dicono gli assessori regionali all’Agricoltura Alessio Mammi e alla Sanità, Donini -. Avanzi di cibo prodotto da animali infetti o attrezzature, abbigliamento, calzature contaminate in ambienti infetti possono rappresentare un veicolo di infezione per cinghiali selvatici o suini domestici dell’intero territorio regionale- aggiungono-. Tutti i cittadini hanno un ruolo fondamentale per potere identificare precocemente la malattia e intervenire rapidamente con le misure di controllo e li invitiamo a segnalare eventuali cinghiali morti o resti telefonando allo 051 6092124, dopo aver memorizzato la propria posizione geografica e di scattare una foto, da poter inviare successivamente al servizio veterinario. Si sta, inoltre, lavorando ad un provvedimento che consentirà di sostenere maggiormente gli investimenti delle aziende agricole rivolti all’innalzamento del livello di biosicurezza negli allevamenti e a cui la Regione contribuirà con proprie risorse individuate ad hoc che andranno ad aggiungersi a quelle straordinarie previste del decreto ministeriale”.

Cos'è è la peste suina africana

La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. Altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani. 
Dal 2020 l’Italia, in considerazione dell’epidemia europea e in base a quanto previsto nell’ambito della strategia comunitaria di prevenzione e controllo della malattia, ha elaborato un piano di Sorveglianza nazionale, che contempla anche una parte dedicata alla sola Sardegna relativamente alle misure volte al raggiungimento dell’eradicazione. Il Piano è presentato annualmente alla Commissione Europea per l’approvazione e il cofinanziamento. 
Tra le indicazioni per turisti, allevatori, cacciatori, veterinari, gettare sempre residui di carne fresca o stagionata di suino in contenitori chiusi. 

Cinghiali_Foto archivio

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