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Cronaca Centro Storico / Piazza Aldrovandi

Piazza Aldrovandi, sit-in di commercianti e residenti: "Tanti i punti dolenti"

Oggi partono i lavori che cambieranno la piazza: residenti e commercianti si sono organizzati per far sapere pubblicamente cosa del progetto non va. Secondo molti: "Diventerà come Piazza Verdi"

Un sit-in in Piazza Aldrovandi proprio nel giorno in cui cominciano i lavori di riqualificazione: a protestare pacificamente contro il progetto "che di punto in bianco è stato imposto dall'alto" i residenti e i commercianti di zona: "Siamo qui perchè rispetto alle nostre esigenze è stato tenuto conto di ben poco. Sono state escluse giusto quelle soluzioni che erano palesemente demenziali". 

"Questa non è un'azione di forza, ma un atto volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle modalità della riqualificazione di Piazza Aldrovandi" dice Roberto Pedrini, titolare di uno dei chioschi alimentari del mercato e portavoce del gruppo di commercianti scontenti per le modalità con cui sarebbero stati imposti il restyling della piazza e la pedonalizzazione, con conseguenze per loro pesanti: "Oggi si apre il cantiere e ancora troppe cose restano una incognita per noi. Siamo preoccupati perchè con queste premesse questa diventerà la seconda Piazza Verdi". 

Ma quali sono i punti 'dolenti' di questo progetto? Secondo i rappresentanti di residenti e negozianti che sono scesi in piazza gli aspetti devastanti del progetto sarebbero diversi. Il primo che salta agli occhi è l'orientamento dei chioschi, con la pedonalizzazione prevista infatti i pedoni passerebbero alle spalle del mercato, che invece è rivolto ai portici: "Ma come? I portici sono da valorizzare, sono la bellezza della città e ora invitiamo la gente a passeggiare fuori?". 

Se, come molto probabile, molti chioschi alimentari chiuderanno: "Chi aprirà al loro posto? Chi somministrerà bevande molto probabilmente...è quello che temiamo. E così ecco che Piazza Aldrovandi si avvicinerà sempre di più al modello Piazza Verdi". E su questo si era espresso ieri anche Otello Ciavatti, dell'associazione di Piazza Verdi. 

Gli altri elementi importanti sono legati strettamente alle attività commerciali presenti e alla viabilità: "Con la piazza pedonalizzata mezzi pubblici e privati percorreranno un corsello largo 2 metri che dovrà supportare tutto il traffico da via San Vitale, compresi i taxi, che manterranno la la loro stazione. Nel progetto era prevista anche una fermata dell'autobus...immaginiamo già la fila che si verrebbe a creare...". 

Fino ad oggi, per un accordo stipulato con il Comune di Bologna del 1994, i titolari dei chioschi potevano parcheggiare il loro mezzo di fianco al proprio spazio ed esso serve anche come magazzino: "Ci toglieranno questa possibilità (perchè i portici siano visibili, i mezzi vanno spostati) e ci daranno un posto auto in vicolo Bolognetti - spiegano i diretti interessati - ma per tenere la merce non sappiamo ancora come ci potremo organizzare e ora si parla di 'tasche' di prolungamento dei chioschi. Chi le pagherà? Il Comune ci ha risposto che se ne riparlerà, ma noi vorremmo saperlo adesso". 

A sostenere il gruppo compatto di residenti e commercianti anche Loris Folegatti, dell'Associazione Via Petroni e Dintorni: "Nonostante il progetto di pedonalizzazione imposto dall'Amministrazione sia stato giudicato dannoso dalla stragrande maggioranza degli interessati, questa mattina partiranno i lavori di cantierizzazione. Ci uniamo al sit-in di protesta per cercare di ottenere almeno le varianti in corso d'opera che consentano di salvare lo storico mercato e impedire che anche Piazza Aldrovandi diventi una nuova Piazza Verdi". 

"Forse in pochi ricordano che Piazza Aldrovandi fu già pedonalizzata, ma che l'esperimento fallì - continua Folegatti - e dopo 6 mesi le cose tornarono come prima". 

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