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Cronaca Centro Storico / Piazza Minghetti

Piazza Minghetti, addìo allo storico ufficio postale: "Immobile interessato da una alienazione"

Vincenzo Campanelli, responsabile gestione operativa dell'area Mercato privati di Poste italiane per il centro-nord, però rassicura: "Nuova location ugualmente prestigiosa"

Addìo allo storico ufficio postale di piazza Minghetti. Il palazzo nel quale risiedono gli sportelli di uno degli uffici più antichi del Paese, palazzo De' Toschi, di proprietà della banca di Bologna, dovrà nel prossimo futuro essere venduto.

La novità è spuntata durante una udienza del consiglio comunale, durante l'audizione di Vincenzo Campanelli, responsabile gestione operativa dell'area Mercato privati di Poste italiane per il centro-nord. Campanelli conferma, anche se spiega che sono allo studio alternative ugualmente valide.

"L'ufficio storico di piazza Minghetti -analizza Campaneli- è effettivamente interessato da un'alienazione, motivo per cui abbiamo già individuato dei locali altrettanto importanti e di altrettanta valenza architettonica e storica. Ci sono delle trattative in corso, non è una cosa semplice, ma il nostro ufficio più rappresentativo, il biglietto da visita delle Poste a Bologna, non avrà mai interruzione". In altre parole la filiale "non chiuderà finché non ci sarà un'alternativa degna di questo ufficio".

Via le poste da Minghetti: il comune chiede di essere coinvolto

Sull'operazione chiede di essere coinvolta l'amministrazione comunale. "Lo spostamento delle Poste da quel palazzo e da quel contesto determina anche un cambiamento della vocazione e dell'utilizzazione di piazza Minghetti", sottolinea l'assessora all'Economia di vicinato e al Commercio, Luisa Guidone.

Il trasloco delle Poste centrali, allo stesso tempo, si porta dietro un carico significativo in termini di afflusso di persone e impatto logistico, continua Guidone, quindi "lo spostamento ugualmente va a modificare anche il territorio che ospiterà l'ufficio".

Come Comune quindi "siamo disponibili ad un'interlocuzione preventiva", segnala Guidone, "per capire quello su cui Poste sta ragionando. Eravamo affezionati alla conformazione di piazza Minghetti e riteniamo le Poste un patrimonio sia di quella piazza che della città, se ci fosse la disponibilità ad un'interlocuzione per noi potrebbe essere utile come metodo".

Questo, sottolinea Guidone dopo aver ascoltato le numerose critiche al servizio postale che si sono susseguite in commissione, vale non solo per piazza Minghetti ma in generale: "Vorremmo arrivare con Poste ad modalità in cui siamo preventivamente informati delle strategie e delle trasformazioni che interessano il territorio. Questo potrebbe aiutarci tutti a prevenire le situazioni di disagio che come cittadini ci scoppiano in mano". Anche come Città metropolitana "siamo disponibili per ascoltare e raccogliere le sollecitazioni", afferma il vicesindaco di Palazzo Malvezzi, Marco Panieri.

Insieme al capo di gabinetto, Sergio Lo Giudice, "abbiamo avviato una ricognizione tra i Comuni e, oltre a Bologna- segnala Panieri- ci sono criticità evidenti a Pieve di Cento e Vergato, che sembra l'area più critica". Poi emergono anche "altre piccoli situazioni che però meritano attenzione", conclude il vicesindaco metropolitano. (Pam/ Dire)

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