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La prima piazza scolastica di Bologna: taglio del nastro in via Procaccini,

Pedonalizzata un’area di circa 300 mq con l’utilizzo di verniciature colorate a terra e segnaletica, inserite all’interno dell’area pedonalizzata rastrelliere, panche a semicerchio, giochi disegnati a terra, panchine e sedute a sfera

E' stato inaugurato questa mattina l’intervento di urbanistica tattica realizzato nell’area di via Procaccini, al quartiere Navile. Il progetto è frutto della collaborazione tra il Comune di Bologna, il Quartiere Navile e la Fondazione per l’Innovazione Urbana, che lo realizza anche nell’ambito del progetto europeo EX-TRA “EXperimenting with city streets to TRAnsform urban mobility”, in collaborazione con il Politecnico di Milano.

La giornata è iniziata con la piantumazione delle piante e i giochi per i ragazzi e le ragazze, ed è proseguita con il taglio del nastro, la presentazione del progetto e gli interventi di Matteo Lepore - Sindaco del Comune di Bologna, Federica Mazzoni - Presidente del Quartiere Navile, Erika Capasso - Presidente della Fondazione per l’Innovazione Urbana, Luca Prono - Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 5 e Luigi Carboni - Politecnico di Milano. L’obiettivo dell’allestimento che ha trasformato lo slargo stradale di via Procaccini è quello di sperimentare un nuovo spazio pedonale temporaneo che garantirà a studenti e studentesse maggiore autonomia e sicurezza nei percorsi tra casa e scuola e nuovi spazi dedicati all’incontro e all’attesa. 

È stata pedonalizzata un’area di circa 300 mq, attraverso l’utilizzo di verniciature colorate a terra e segnaletica, e sono state inserite all’interno dell’area pedonalizzata rastrelliere, panche a semicerchio, giochi disegnati a terra, scritte a terra, panchine e sedute a sfera e semi-sfera in cemento, vasche in legno contenenti piante officinali e ornamentali.

La prima piazza scolastica di Bologna

Alla definizione dei giochi, delle scritte a terra e dei cartelli che compongono il progetto hanno collaborato i ragazzi e le ragazze che frequentano la Scuola secondaria di primo grado Testoni Fioravanti.
Dalle loro proposte è emersa in particolare l’idea di connotare la nuova piazza con alcuni messaggi che mettono al centro i temi dell’inclusione, della libertà, dell’amicizia e dell’incontro. Con questo obiettivo sono nate le scritte a terra del “ciao” tradotto nelle 13 principali lingue diffuse nell’area, le scritte “All you need is love”, “Non ti arrendere” e “Never say never” che caratterizzano i due giochi a terra ma anche le illustrazioni e le frasi sul cartello presente nello spazio. Gli studenti e le studentesse hanno inoltre collaborato alla realizzazione stessa della piazza.

Un periodo "di prova" e poi si deciderà se sarà definitiva 

L’intervento avrà una durata di circa 12 mesi. A seconda di come verrà utilizzato lo spazio in questo periodo sarà realizzata la trasformazione definitiva dell’area, tenendo conto degli usi che le persone hanno fatto dello spazio durante la prima sperimentazione.
Nei prossimi mesi verranno quindi sviluppate delle attività di osservazione e monitoraggio (nell’ambito del progetto europeo EX-TRA attraverso la piattaforma Commonplace e con la collaborazione della società Systematica che analizza i flussi di persone e mezzi tramite la telecamera).

In continuità con l’esperienza di piazza Rossini in zona universitaria e in via Milano al Quartiere Savena, il progetto nasce come un’azione di urbanistica tattica: un processo di trasformazione urbana utilizzato dalle città di tutto il mondo che permette di cambiare rapidamente l’uso di strade e spazi cittadini con elementi temporanei e poco costosi, analizzare la loro efficacia e poi adattare il progetto definitivo sulla base delle reazioni di cittadini e cittadine, delle comunità locali e del territorio.

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