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Cronaca

Piazza Verdi diventi sala all'aperto: la proposta degli universitari

Le idee di Sinistra universitaria piacciono all'assessore alla Cultura Matteo Lepore che apre ad un incontro con l'associazione

Trasformare piazza Verdi in una "sala all'aperto" da cui poter assistere in collegamento ai principali eventi culturali in città: dal Teatro comunale al cinema estivo, fino alle lezioni di personaggi illustri.

È una delle proposte lanciata da Sinistra universitaria di Bologna, che ha preparato un documento politico in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. "Chi guiderà la città non potrà esimersi dal considerare gli studenti come effettivi cittadini del territorio metropolitano e non come turisti dell'istruzione", avverte Sinistra universitaria. I fuorisede dell'Alma Mater, del resto, "hanno un impatto economico sulla città quantificabile in 220 milioni di euro annui", secondo un'indagine realizzata quest'anno dal Politecnico di Milano, a cui "si aggiunge il capitale culturale e intellettuale, incalcolabile dal punto di vista economico".

Sinistra universitaria lancia quindi la proposta di "aprire alla comunità i locali e i cortili dell'Università, anche quelli meno centrali", in accordo tra Ateneo e Comune, per utilizzare questi spazi "anche in orari serali e nel fine settimana", in modo da consentire alle associazioni di "organizzare un programma virtuoso di eventi culturali".

In questo senso, piazza Verdi potrebbe essere utilizzata, con un sistema di streaming, per "proiettare gli spettacoli del Teatro comunale o le 'lectiones' di insigni studiosi e personaggi pubblici che si tengono nell'aula magna di Santa Lucia", o ancora partecipando alla rassegna estiva del cinema in piazza Maggiore "come ulteriore sala all'aperto".

L'associazione studentesca rilancia poi la proposta di istituire "un sindaco della notte" e di introdurre il "Consigliere comunale aggiunto", espressione degli universitari di Bologna. Si chiede poi al Comune di promuovere "un tavolo tra residenti, commercianti della zona universitaria, Ateneo e componente studentesca per ridurre le criticità" di via Zamboni e dintorni.

Le altre proposte riguardano poi il vuoto a rendere, le casette dell'acqua, i distributori di bicchieri di plastica riutilizzabili, il ripensamento degli arredi urbani e bandi di gara per artisti di strada.

Sinista universitaria invita quindi Alma Mater, Comune e Città metropolitana a "superare gli attuali rapporti di collaborazione sporadica" e stringere "un'alleanza strategica trovando soluzioni di medio e lungo termine". Il Comune in particolare deve "rivestire un ruolo attivo nella difesa del diritto allo studio universitario, senza rinunciare alla gestione di servizi pubblici essenziali e intervenendo per garantire un diritto fondamentale come quello alla casa. Tutto ciò non puoò essere demandato al settore privato senza che ne venga messa a repentaglio l'accessibilità per le fasce economicamente più fragili".

Secondo Sinistra universitaria, "è giunto il momento di una politica ambiziosa che colga le sfide del presente: coniugare sostenibilità 2sociale, economica e ambientale nella coesione e nel dialogo delle parti sociali".

L'assessore Lepore approva

"Gli studenti non sono cittadini di serie B". Matteo Lepore strizza l'occhio a Sinistra Universitaria e si prepara ad incontrare le associazioni di studenti, da considerare cittadini bolognesi a tutti gli effetti: "Incontriamoci presto con loro e con le altre rappresentanze studentesche per discuterne", fissa l'appuntamento l'assessore, in corsa per le comunali 2021.

"Trovo alcune di queste proposte di grande interesse, in particolare quella di trasformare Piazza Verdi in una sala all'aperto, e meritevoli di un confronto ampio e approfondito". Allo stesso modo, afferma ancora Lepore, "trovo positivo che Sinistra Universitaria, con questo documento, abbia deciso di intervenire nel dibattito sul governo futuro della città.

Dagli studenti arriva una domanda di 'cittadinanza' a pieno titolo e per questo reputo utile l'apertura di un tavolo tra città ed Università su questo". Un tema che "non è nuovo - ricorda Lepore - già lo scorso anno, insieme alla presidente Luisa Guidone, ho avanzato la proposta di far partecipare gli studenti universitari al Consiglio comunale attraverso una riforma dei nostri istituti partecipativi, per consentire loro di dare un contributo attivo alla vita cittadina".

Proposta che, "nonostante l'orientamento positivo del Consiglio comunale, ad oggi non si è ancora concretizzata. Mi auguro che i gruppi sappiano imprimere una accelerazione su questo percorso per dare una cittadinanza effettiva agli 80.000 studenti dell'Alma Mater".

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