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Cronaca

Piazzola, l'idea di guardie private per la sicurezza e lotta al falso nuovo

Il monito dell'assessore Aitini: 'Usato spacciato per nuovo, chi affitta gli stalli non li dia a chiunque'. Mal di pancia tra gli ambulanti

Con il taglio dei banchi congelato fino al 2021 in Piazzola di Bologna si riaccendono le tensioni tra amministrazione comunale e ambulanti. Sul tavolo ci sono i temi più propriamente legati all'andamento del mercato e quelli riguardanti la microcriminalità: se n'è parlato in commissione e l'assessore Alberto

Aitini, che ha la delega sia al Commercio che alla Sicurezza, da un lato ha assicurato l'impegno di Palazzo D'Accursio e dall'altro ha bacchettato gli operatori, invocando una maggiore unità d'intenti e più responsabilità nella gestione dei banchi. Con finale agitato, visto che alcuni dei commercianti presenti hanno alzato la voce e rivolto qualche "vergogna" all'indirizzo dell'assessore.

"Nel corso degli anni la Piazzola ha vissuto un cambiamento sempre peggiorativo", segnala un portavoce degli ambulati a inizio seduta. "Il disinteresse dell'amministrazione è sotto gli occhi di tutti viste le condizioni attuali del mercato", continua il commerciante, che riconosce ad Aitini una "disponibilità che prima non era possibile percepire", ma non ancora sufficiente.

Tra i problemi, il rappresentante dei piazzolai si sofferma in particolare sulla mancata distinzione tra merce vintage e usata, che non andrebbe venduta. Poi ci sono i noti temi relativi alla sicurezza. Il tutto rilanciato, nella commissione, anche dagli interventi di Lega e Fi. "E' impossibile non pensare che la Piazzola debba essere rilanciata superando i problemi", replica Aitini, ma "chi è senza peccato scagli la prima pietra. Se siamo onesti intellettualmente dobbiamo tutti ragionare sul perché si sono creati certi problemi. Dare la colpa solo all'amministrazione è molto comodo".

Inoltre, "ognuno di voi che viene ad incontrarmi dà la colpa all'altro e finisce che siete tutti contro tutti", aggiunge l'assessore rivolgendosi agli operatori. "Avete idee molto diverse su come rilanciare il mercato", continua Aitini: ad esempio sulla possibilità di reintrodurre le tabelle commerciali, che per il Comune è un tema su cui ragionare ma su cui non c'e' accordo tra i commercianti.

Poi c'è il nodo dei banchi dati dagli assegnatari in affitto. Per Aitini è legittimo, "ma chi affitta dovrebbe porsi il tema della qualità. Non è possibile affittare a chiunque, altrimenti faccio un danno alla Piazzola e alla città". Detto altrimenti: nel momento in cui si affitta un banco, capita che lì "venga spacciata per nuova merce che in realtà è usata, vendondola a 50 centesimi o a un euro. Ma io che sono proprietario del banco sono contrario o l'accetto? Molti l'accettano", sferza Aitini.

Nel frattempo, "i controlli li facciamo tutte le settimane", rivendica Aitini. Dall'1 gennaio è successo 45 volte: 18 le licenze stoppate a causa delle irregolarità riscontrate. E "tutti i venerdì e sabato abbiamo almeno 22 agenti della Municipale impegnati", segnala l'assessore, che comunque promette un'intensificazione delle verifiche. Una "lotta senza quartiere", la definisce Aitini, innanzitutto sul tema dell'usato, in merito al quale "stiamo studiando una modalità inattaccabile" per evitare ricorsi. Ma i controlli aumenteranno anche sui veicoli ("Ci sono furgoni- segnala Aitini- che non potrebbero stare dove stanno") e sul lavoro nero. "Però poi non ci si venga a lamentare che i controlli sono troppi", avverte Aitini, spiegando che "di nascosto" molti operatori tendono a lanciare questo messaggio all'amministrazione.

C' poi il tema della sicurezza. Su diversi mercati in giro per l'Italia vigilano sì le Forze dell'ordine e la Polizia municipale, "ma poi ci sono anche le guardie giurate che danno una mano nei controlli. In altri mercati lo fanno, ragioniamo se farlo anche noi e capiamo anche come sostenere la spesa".

Una risposta, dunque, potrebbe arrivare anche dall'introduzione di una security privata: "Me ne ha parlato anche qualcuno di voi", riferisce Aitini rivolgendosi agli ambulanti presenti in commissione.
Per Aitini, comunque, non è l'unica strada da battere. "Un presidio fisso delle Forze dell'ordine lo abbiamo chiesto in Prefettura così come lo avete chiesto voi", sottolinea l'assessore, con l'obiettivo "di avere un controllo maggiore del territorio": su questo punto, però, "non decidiamo noi e quello che possiamo fare è continuare a chiedere". Questo mentre "la lotta allo spaccio è massima", assicura Aitini, che però deve ammettere l'emergere di alcuni effetti indesiderati.

"I continui interventi in Montagnola stanno migliorando la situazione nel parco ma stanno spostando gli spacciatori verso via Irnerio", spiega l'assessore: "Me ne sono reso conto, ne ho già parlato in Prefettura la scorsa settimana" chiedendo alle forze dell'ordine di "ricalibrare gli interventi concentrandosi di più sulla parte di via Irnerio".

Tutto ciò "sapendo che le leggi non aiutano- aggiunge Aitini- ma confidando che il nuovo governo venga incontro a questa problematica, perché sullo spaccio dev'esserci una normativa che ci accompagna": dalla maggioranza all'opposizione "dobbiamo tutti chiedere al Governo- è l'appello dell'assessore- di fare modo che uno spacciatore venga preso, processato e, se condannato, venga messo su un aereo e rispedito nel Paese da cui proviene".

Proprio sulle problematiche legate allo spaccio si sono concentrate alcune delle proteste rivolte dagli ambulanti all'assessore: "Siamo pieni di spacciatori e voi venite a dirci che aumenterete i controlli su di noi", è una delle voci risuonate tra gli operatori presenti.
(Pam/ Dire) 

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