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Locali storici in città

Trent'anni di Piedra del Sol: "Siamo stati i primi. Miracoloso l'aver superato la pandemia"

Davide, Hector, Diego e Carmelo sanno qual è il segreto del loro locale: "La qualità sempre al primo posto". E poi ci sono le ricette messicane della famiglia Cordoba e un taglio del nastro indimenticabile con il duo comico Gigi&Andrea e il mitico Renato Pozzetto!

Era il 1992 quando in via Goito, direttamente dal Messico, i primi margarita alla fragola fecero la loro comparsa in città. Freschi cocktail a base di tequila che hanno cominciato ad annaffiare burritos e guacamole dopo un taglio del nastro da ricordare, con il duo comico Gigi&Andrea e il mitico Renato Pozzetto, avvenuto ormai 30 anni fa (proprio ieri, 8 febbraio, il compleanno): "E' stato mio padre (Sergio Longhi ndr) a coinvolgerli e all'inizio erano soci della Piedra del Sol anche loro. - racconta Davide, che insieme a Hector, Carmelo e Diego è socio dello storico ristorante messicano fin dal primo giorno - Siamo sempre noi, dopo tutti questi anni e sì, abbiamo superato anche la pandemia". 

Quante cose sono cambiate dal 1992 al 2022 per loro e per la movida bolognese? Tutto e niente, certamente tante fasi cavalcate e superate: "Siamo stati i primi sia per la cucina messicana che per i cocktail, abbiamo visto tante attività simili alla nosta (simili, eh!) aprire e chiudere, una Bologna diventata city of food, ma spesso a discapito di una improvvisazione di base. Giusto che tutti abbiano la loro possibilità e bene che ci siano tanti locali sparsi per il centro, noi se abbiamo superato la pandemia, possiamo andare avanti altri tre decenni!" spiega Davide, prima di tuffarsi nella serata di festeggiamenti (limitati causa covid) insieme agli amici Giovanni Cacioppo e Duilio Pizzocchi

Quale il segreto del vostro locale? "Certamente la qualità. - spiega Hector, il socio messicano - L'avocado è un po' il simbolo delle nostre scelte: così delicato, da acerbo a troppo maturo in un attimo, che va consumato nel momento giusto, nè prima nè dopo. Il nostro cocktail di punta? Il margatita senza alcun dubbio: persino i messicani in transito a Bologna ci fanno i complimenti e ci dicono quanto sia autentico questo angolo di Sudamerica in città". 

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E la soddifazione più grande? "Gli ex studenti che hanno sempre frequentato il nostro (lunghissimo) bancone e che adesso tornano con le loro famiglie. Per noi naturalmente è una cosa bellissima. E anche i ragazzi che ci portano i nonni per una cena atipica: sappiamo bene quanto sia buona la cucina bolognese, eppure almeno per una volta, alla tradizione è bello alternare esperienze nuove" - spiega Hector, descrivendo un target assolutamente trasversale. 

Il momento della pandemia, delle chiusure, dello sforzo per rimanere a galla cominciando a consegnare personalmente i piatti. Come è stato e cosa ha lasciato? (e stavolta risponde Davide) "Una batosta. Tanto da dire che se abbiamo passato questa possiamo superare tutto. Durante il periodo della chiusura forzata non abbiamo mai abbassato le serrande e abbiamo iniziato a consegnare personalmente i nostri prodotti ai clienti, portandoli direttamente nelle case. Avevamo in effetti già cominciato con il delivery pre-covid e adesso abbiamo attive le piattaforme e anche il classico asporto. E' stato un momento difficile. Nei trent'anni trascorsi dietro a questo bancone abbiamo avvertito un cambiamento dopo il 2000, un anno un po' spartiacque un po' per le crisi finanziarie, un po' poi per l'11 settembre...insomma dividerei la nostra storia in due epoche: 1992-2000 e 2000-2022". 

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