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Cronaca

Errori medici al Bellaria, maxi-risarcimento a paziente. Ausl non paga: è battaglia legale

Il legale del paziente è arrivato a chiedere il pignoramento del Cup. La querelle prosegue in tribunale, perchè Ausl non concorda, tra l’altro, sulla quantificazione economica del danno (500mila euro), ma assicura: "Risarciremo quanto dovuto non appena si sarà concluso" l'iter legale

Si è presentato agli sportelli del Cup del Sant'Orsola, accompagnato dall'ufficiale giudiziario, e ha chiesto di pignorare gli sportelli. E' accaduto ieri e si tratta di un'azione dimostrativa messo in atto dall'avvocato Gianluca Lelli per cercare di convincere Ausl Bologna a pagare un risarcimento non ancora pervenuto a un suo assistito.
L'Azienda sanitaria in difesa, dal canto sostiene che "sin dall’inizio della vicenda, abbiamo mostrato la massima apertura nei confronti delle richieste ricevute, proponendo, ancora di recente, una offerta significativa per la chiusura transattiva del contenzioso, che non è stata accettata".

L’iter processuale della vicenda è ancora in corso. L’Azienda promette che "risarcirà puntualmente quanto dovuto non appena si sarà concluso". La sentenza di primo grado, infatti, è stata impugnata lo scorso 8 gennaio dall’Ausl che non concorda, tra l’altro, sulla quantificazione economica del danno. L’Azienda sottolinea "è responsabile, infatti, in quanto ente pubblico, della gestione corretta delle risorse che le sono affidate, nell’interesse della collettività".
Insomma l'intesa sull'argomento resta ancora tutta da trovarsi. La querelle proseguirà nelle aule del tribunale. La prima udienza per l’appello è fissata per il 28 maggio 2015. Il Tesoriere dell’Ausl ha provveduto, "come previsto dalle norme, a vincolare le somme relative lo scorso 16 febbraio, non appena ricevuto l’atto di pignoramento, anche se  i termini per opporsi sono ancora aperti".

IL CASUS BELLI. L'81enne Alvaro Piancaldini, assistito dall'avv. Lelli che ha chiesto il pignoramento del Cup, avrebbe subito gravi danni a causa di una serie di errori medici commessi all'ospedale Bellaria e, con una sentenza dell'estate scorsa, gli è stato riconosciuto un risarcimento di oltre 500.000 euro non ancora versati dall'azienda sanitaria bolognese. 

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