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Cronaca Pilastro

Pilastro: il racconto non convince, rapina simulata per avere un cellulare nuovo

Lei sarebbe caduta più volte in contraddizione, lui ha "vuotato il sacco": entrambi sono finiti nei guai

C'era qualcosa che non quadrava nel racconto fatto alla Polizia da una ragazza bolognese di 15 anni che, la sera del 20 gennaio aveva denunciato una rapina in via Grazia Deledda, al Pilastro

La "vittima" aveva riferito di essere scesa alla fermata del bus di via Salgari, quindi era stata raggiunta alle spalle da un uomo che le aveva chiesto dei soldi, ma prima che potesse reagire le aveva sferrato un pugno in pieno viso, facendola così cadere a terra. Le aveva quindi strappato zaino e giubbotto e rubato il telefonino per poi fuggire a piedi. Forse il racconto non ha convinto gli inquirenti, perché sarebbe caduta più volte in contraddizione. 

La Squadra Mobile nel corso delle indagini ha così rintracciato il cellulare in provincia di Bologna, in possesso di un 19enne, cittadino russo, residente in Italia, e quando lo hanno interrogato lui ha "vuotato il sacco". In pratica, i due si conoscevano e hanno inscenato la rapina. L'obiettivo della rapina inscenata -secondo quanto emerso- era ottenere l'acquisto di un nuovo cellulare da parte dei genitori della ragazza.

Nello stesso smartphone, gli agenti avrebbero trova "prove" della rapina da simulare, e cioè alcui frammenti video che ritrarrebbero i due fare le prove della colluttazione che poi è andata in scena. Dopo gli accertamenti di rito, le accuse di rapina nei confronti del ragazzo sono cadute, ma entrambi i giovani sono stati denunciati per procurato allarme e simulazione di reato.

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