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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pilastro / Via Luigi Pirandello

Blitz all'alba al Pilastro: "vedette" e pusher nel quadrilatero dello spaccio

Un quadrilatero all'interno del rione divenuto "bazar" della droga. Sei arresti dei carabinieri

Una zona di spaccio ben delimitata, all'interno del rione, controllata da "vedette", pronte a segnalare ai pusher facce sconosciute o forze dell'ordine. Un blitz-antidroga, di questa mattina all'alba ha coinvolto le province di Bologna, Ferrara e Cuneo con l'emissione di sei misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura distrettuale di Bologna, Flavio Lazzarini.

Quadrilatero del Pilastro "bazar" della droga

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il gruppo di pusher aveva eletto a propria zona di spaccio una porzione del quartiere, il quadrilatero tra le vie G. Natali, G. Deledda e L. Pirandello, controllato da "vedette". I carabinieri hanno documentato circa 3.000 cessioni di sostanze stupefacente, cocaina, eroina e hashish, tra ottobre 2019 e marzo 2020.

All'alba di questa mattina sono scattati perquisizioni e arresti a carico di quattro cittadini nordafricani, due dei quali già  in carcere per fatti analoghi e per tentato omicidio, mentre un altro si trovava in regime di arresti domiciliari. Per una donna, moglie di uno degli arrestati, è stato emesso un provvedimento di divieto di dimora nella Città metropolitana di Bologna.

Le indagini 

Nel corso dell’indagine a seguito del decesso per overdose di cocaina di una donna, avvenuta a Granarolo dell’Emilia nell’aprile del 2019, i carabinieri del nucleo investigativo e radiomobile della compagnia di San Lazzaro di Savena, coordinati dalla Procura distrettuale di Bologna, hanno sviluppato un’attività di tipo tradizionale e tecnico che ha permesso di accertare la vendita al dettaglio nelle strade, vicino ai portoni di ingresso dei condomini  e anche all’interno di qualche appartamento. 

A maggio scorso, era stata scoperchiata una rete basata nel quartiere che avrebbe gestito lo smercio di stupefacenti, servendosi anche di minori. L’Indagine che si era sviluppata a seguito di un omicidio verificatosi nell’agosto 2019 nel quartiere, aveva consentito di "acclarare l’esistenza di un nucleo familiare con ruolo prioritario ed esclusivo nel traffico di sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina e hashish, che disponeva di numerosi ragazzi, alcuni dei quali minorenni, dediti allo spaccio in strada".

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