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Cronaca

Più controlli in stazione, il sindacato: 'Riflettori già spenti, siamo tornati alla realtà'

La Polfer è tornata "a confrontarsi con la cruda realtà, fatta di carenze organiche, disagi lavorativi ed equipaggiamenti scarsi"

"All’indomani dei controlli straordinari presso lo scalo ferroviario di Bologna Centrale, dobbiamo constatare con sincera amarezza che a sipario calato, tutto è tornato alla normalità. Spenti i riflettori, infatti, gli operatori della Polizia Ferroviaria sono tornati a confrontarsi con la cruda realtà, fatta di carenze organiche, disagi lavorativi ed
equipaggiamenti scarsi". Lo scrive in una nota il segretario Provinciale Siulp - sindacato di Polizia - Amedeo Landino. 

In pratica, dopo le notizie del rafforzamento dei controlli in stazione e sui treni "nella mattinata odierna è stato predisposto un servizio di scorta treno critica da tre operatori, passato a due per carenza di personale, nonostante gli organi di stampa mettano in evidenza il ripetersi di aggressioni a bordo treno", si legge nella nota "sulla notte,
peraltro interessata da un weekend, ci saranno a malapena due pattuglie a garantire la sicurezza dei viaggiatori, con l’aggravante che non vi sarà la presenza nemmeno di un Ufficiale di Polizia Giudiziaria con funzioni di capo turno, significando che le scelte da prendere nell’immediato e gli interventi, graveranno sugli operatori presenti e i cittadini
dovranno recarsi in altri uffici di Polizia per sporgere eventuali denunce". 

In sostanza si sarebbe passati da più di venti pattuglie dell’altro giorno, a due pattuglie sulla notte e mancherebbero ancora le divise: "Sono disponibili solo 6 giubbotti antiproiettile per tutti gli operatori, mancano scanner per il controllo rapido ed approfondito di bagagli sospetti, la cella di sicurezza risulta ancora inagibile, per non parlare della difficoltà delle comunicazioni radio nella stazione AV". 

Per Landino "troppe problematiche ancora irrisolte, complice forse anche una gestione delle risorse umane troppo legata a logiche aritmetiche, con il conseguente rischio di minare la sicurezza degli stessi operatori. Tutte questioni su cui il Siulp ha sempre chiesto attenzione, e sulle quali pretende doverose risposte, poiché chi ha a cuore le condizioni di
lavoro della Polizia, ha a cuore la sicurezza dei cittadini e per i quali, sia chiaro, le Poliziotte ed i Poliziotti ci saranno sempre. Per noi, riflettori o meno, il sipario non chiude mai". 

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