Nuovi padiglioni carcere, Polpen in protesta a Bologna
Senza contare il sovraffollamento, la carenza di personale fino alle strutture carcerarie in cattivo stato.
L'amministrazione penitenziaria avrebbe deciso di aprire nuovi padiglioni nelle carceri emiliano-romagnole, ma senza consultare i sindacati della Polizia Penitenziaria.
E poi l'ormai annoso problema del sovraffollamento, della carenza di personale fino alle strutture carcerarie in cattivo stato. I sindacati di Polizia penitenziaria ne hanno quindi di argomenti per protestare e lo hanno fatto questa mattina a Bologna, sotto la sede del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, in viale Vicini.
Presenti tutte le organizzazioni, Sappe, Osapp, Sinappe, Cgil, Cisl, Uil di categoria, Uspp e Cnpp, che hanno contestato la carenza di relazioni sindacali.
L'emergenza covid non ha fatto che peggiorare la situazione negli istituti penitenziari, dove il distanziamento sociale è pressoche impossibile. "Forse qualcuno ha dimenticato che il corpo di Polizia penitenziaria ha fatto due battaglie: abbiamo vissuto il Covid-19 ma soprattutto le tantissime rivolte negli istituti penitenziari, a Bologna a Modena sono stati distrutti dei reparti interi - protesta Antonio Fellone, segretario nazionale Sinappe - e oggi l'amministrazione ci convoca per proporci l'apertura di nuovi padiglioni. Signori miei, ci sono istituti distrutti. C'è Modena che ha tre-quattro padiglioni fuori uso e ci propongono nuovi padiglioni a Parma e in altri istituti".