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Cronaca

Polizia Postale, il report: pedopornografia, 42 nuovi siti nella black-list

Bloccati circa 1.500.000 euro che sarebbero altrimenti entrati irrimediabilmente nella disponibilità di sodalizi criminali operanti a livello transnazionale 

Nel corso del 2018 il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia Romagna, nell’ambito del contrasto dei crimini informatici, ha improntato la propria attività operando non soltanto sulla repressione dei reati: nella consapevolezza delle continue evoluzioni del fenomeno - in una società in cui le tecnologia ha permeato ogni ambito della vita quotidiana - il Reparto con sede a Bologna ha deciso di potenziare la sua azione sul fronte della prevenzione, puntando trasversalmente su formazione e informazione.

Quest’ottica ha portato innanzitutto alla sottoscrizione di Protocolli con le aziende cd. “a rischio”, volti alla condivisione delle informazioni sulle nuove tecniche utilizzate in materia di attacchi informatici (nel 2018 521 diramati alert): una collaborazione che consente, dal lato imprenditoriale, di acquisire gli “indici di compromissione” filtrati dal C.N.A.I.P.I.C. per identificare, in tempo reale, possibili vulnerabilità dei sistemi informatici; dal lato investigativo, di raccogliere e monitorare tipologie e dimensioni del fenomeno.

Le 6 regole della Polizia Postale

L’accordo quadro recentemente siglato con Confindustria Emilia ha rappresentato un’evoluzione in tale ambito: aprendosi alla successiva adesione da parte delle aziende consociate, consente infatti di allargare il numero delle imprese interessate in quanto potenziali vittime, sensibilizzandole su una tematica ancora poco percepita e pertanto sottovalutata.

In proposito, esemplificativo delle dimensioni del fenomeno appare il numero delle transazioni segnalate relative al finalcial cyber crime: 430 nel solo 2018 (contro le 61 del 2017), a riprova dell’aumento esponenziale del rischio. Parimenti, la tempestività delle segnalazioni da parte delle aziende colpite ha consentito a questo Reparto di recuperare/bloccare circa 1.500.000,00 Euro che sarebbero altrimenti entrati irrimediabilmente nella disponibilità di sodalizi criminali operanti a livello transnazionale.   

Una convenzione con i Sant'Orsola

La collaborazione con enti esterni ha altresì ispirato l’azione del Compartimento sul piano della tutela delle fasce deboli (e nello specifico dei minori), giungendo alla sottoscrizione di un protocollo, unico nel suo genere, con l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico S. Orsola. Tale convenzione prevede la creazione di un “punto di ascolto” volto ad “intercettare” il disagio o il malessere derivante dall’uso inopportuno e/o illecito dei mezzi di socializzazione da parte di giovani ospiti in un luogo di permanenza quale il Reparto di Pediatria, rientrando pertanto - e pienamente - nelle prerogative della Specialità, impegnata in prima linea nella lotta ai rati di prevaricazione nei confronti dei minori.

Cyberbullismo: la prevenzione fa bene

In quest’ambito appare doveroso fare riferimento al fenomeno del cyber bullismo, dove l’attività di prevenzione ha portato ad un sensibile calo delle fattispecie criminose ad esso riconducibili: rispetto al 2017 (in cui si erano registrate 33 denunce), nel 2018 sono scese a 2, con una riduzione di oltre il 90%. Particolarmente eloquente appare il numero delle segnalazioni informali (18) pervenute a questo Reparto tramite contatti telefonici e/o mail: un dato che comprova innanzitutto consapevolezza e sensibilità sul tema, maturata anche grazie ad una capillare opera di formazione/informazione nelle scuole (e non solo), rivolta tanto ai ragazzi quanto a genitori ed insegnati; allo stesso tempo, testimonia come la corretta ed immediata gestione, da parte dei personale specializzato, dei casi rappresentati consenta di impedire derive dannose del fenomeno prima di attivare il “circuito” giudiziario.

Pedopornografia: 42 siti nella black-list

Con specifico riferimento, infine, alla pedopornografia on line, di esclusiva competenza di questa specialità, l’attività di prevenzione e di monitoraggio dei siti web dedicati (saliti a 225 nel 2018 rispetto ai 119 dell’anno precedente) ha portato all’inserimento nella black list di 42 siti, con un incremento del 40%. In crescita i risultati anche sul fronte della attività investigativa vera e propria, ove nel 2018 si registra un aumento delle persone arrestate (6) e denunciate all’A.G. (41).
 

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