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Cronaca

Porte delle celle malfunzionanti al Pratello: "Una è rimasta aperta, rischio per detenuti e personale"

Numeri alti nell'Istituto minorile. La Polizia penitenziaria solleva anche altre difficolta "correlate alle attività di videochiamate da parte dei detenuti"

"Una cella è stata lasciata aperta, su chiare disposizioni, con i detenuti all’interno" perchè la chiusura blindata non funziona "esponendo così a rischio personale operante e popolazione detenuta". La denuncia arriva da Salvatore Bianco e Giuseppe Merola, di FP CGIL BOLOGNA in una comunicazione inviata agli organi competenti che ribadiscono le "evidenti difficoltà organizzativo-gestionali" dell’Istituto minorile del Pratello chiedendo di valutare anche l'eventuale il trasferimento di detenuti, vista anche la capienza attuale "e le problematiche di
legate all’eventuale inagibilità di qualche camera di pernottamento".

I sindacalisti della Polizia penitenziaria sollevano anche altre difficolta "correlate alle attività di videochiamate da parte dei detenuti". 

In una interrogazione, la situazione al Pratello è stata denunciata anche dalla capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Marta Evangelisti: "Ha visto negli ultimi mesi una crescita del numero di detenuti, registrando così un evidente problema di sovraffollamento", scrive nella nota "soprattutto negli ultimi periodi la gestione dell’istituto di detenzione minorile di Bologna è diventata più complicata, a causa degli arresti di giovani legati alle cosiddette baby-gang: tra i 40 ragazzi ospitati dall’istituto ci sono anche una decina di giovani, autori di gravissimi reati, tra i quali omicidi, mentre la quasi totalità dei detenuti è di origine straniera, tutti di sesso maschile e talvolta con problemi psichiatrici".

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