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Cronaca

Portici, nuovo test Unesco. E la pulizia?: "Non tutto è imbrattamento"

Nuovo monitoraggio in programma e c'è anche da decidere come e cosa ripulire. Prosegue intanto il lavoro per inserire anche il portico di San Luca 

Portici sotto esame dell'Unesco: nel 2023 è in programma un monitoraggio, come rende noto Federica Legnani, responsabile 'Valorizzazione del paesaggio urbano storico e dei portici' in Comune, a poco più di un anno dall'inserimento nel patrimonio dell'umanità

Si tratta di un test quinquennale complessivo, cui "ogni area geografica mondiale viene sottoposta - spiega Legnani in commissione - e il 2023 è l'anno della nostra area, che comprende Europa e nord America. E ancorché siamo un sito molto recente, dobbiamo adempiere a questa incombenza che vuol dire fornire all'Unesco, rispetto soprattutto alla gestione, una serie di informazioni e di dati in modo tale che sia possibile per tutta l'area geografica fare un bilancio di cosa succede nei siti patrimonio dell'umanità".

Intanto, come riferisce l'agenzia Dire, prosegue il lavoro per inserire nel perimetro del sito anche la collina quindi anche il portico di San Luca. 

Bologna dovrà quindi fornire un nuovo piccolo dossier, una discussione in sede di Comitato e una revisione cartografica con "tempi abbastanza lunghi - afferma Legnani - perchè, data la delicatezza del tema, vogliamo fare con tutta la calma e l'approfondimento necessario per arrivare pronti e preparati". Il nuovo perimetro andrà stabilito "in maniera precisa e inequivocabile, aprendo una riflessione che non può essere fatte solo sulla carta ma anche in loco", spiega la dirigente comunale, aggiungendo che "dovremo controllare questioni ecologiche e normative e, molto probabilmente, dovremo confrontarci anche con il Comune limitrofo di Casalecchio", che potrebbe essere coinvolto dal nuovo confine.

I documenti andranno consegnati per 'l1 dicembre, ma sulle tempistiche non c'è piena certezza: la guerra in Ucraina "ha bloccato il Comitato che si sarebbe dovuto tenere in Russia tra fine giugno e inizio luglio. Quindi il Comitato del 2022, come era successo già nel 2020, non si è ancora tenuto e bisogna capire cosa succederà a livello internazionale".

Imbrattamento e targhe

"Si è posto il tema di cosa cancellare, come e perchè", continua Legnani, considerando che "non tutto è imbrattamento": una parte dei finanziamenti ottenuti in questo anno, quindi, saranno utilizzati anche "per approfondire questo tema, che necessita di qualche attimo di riflessione in più".

Per quanto riguarda la "targatura" dei portici, infine, è confermata l'idea di inserire un sistema Qr code che consenta di fornire contenuti aggiuntivi e in più lingue.

Il lavoro in corso "è molto integrato e trasversale non solo all'interno dell'amministrazione- dichiara l'assessora con delega ai portici Unesco, Valentina Orioli - ma anche in collaborazione con più livello organizzativi e amministrativi", dal livello regionale a quello nazionale: è dunque un percorso complesso ma "c'è molto entusiasmo".

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