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Cronaca Saragozza

Un passo per San Luca: 300mila euro per salvare il portico più lungo del mondo

Ad un mese dal progetto promosso dal Comune e dal Comitato per il restauro del Portico, raccolti oltre 120mila euro. Più di 300 i sostenitori, tra cui molti 'Vip', come Morandi e Lucarelli. Ecco le opere che saranno realizzate

Dove c'è San Luca, c'è casa. E' un po' così per i bolognesi, che sono assai affezionati a questo monumento e simbolo cittadino. Opera architettonica di straordinaria bellezza e bene comune, che oggi ha bisogno di interventi di manutenzioni. Così prende le mosse "Un passo per San Luca", ovvero un progetto di crowdfunding civico dedicato alla raccolta fondi per il restauro del portico più lungo al mondo. Il progetto è promosso dal Comune di Bologna e dal Comitato per il restauro del Portico di San Luca.

L’obiettivo è raccogliere 300.000 euro tramite donazioni, sponsorizzazioni e iniziative.  A poco più di un mese dal lancio di Un passo per San Luca si sono raccolti già oltre i 123.000 euro e sono quasi 300 i sostenitori di questa lunga marcia per il portico più lungo al mondo. Tra le fila dei sostenitori si è aggiunto anche Gianni Morandi. “Il portico di San Luca è un simbolo importante per tutti noi bolognesi. Forse sapete che deve essere restaurato; tutti noi possiamo fare qualcosa per aiutare il restauro del portico di San Luca, il nostro portico!”. Così il cantante di Monghidoro a sposato la causa, con lui anche tanti altri bolognesi noti come Carlo Lucarelli, Martina Grimaldi, Vito e Andrea Mingardi.

Perché il portico di San Luca? Il portico di San Luca si estende per oltre 3 km e si arrampica come un serpente sul Colle della Guardia; questa suggestiva struttura architettonica però non è eterna, ed è penalizzata da cedimenti e abbassamenti del terreno. Il portico, soprattutto nel tratto collinare, ha bisogno di urgenti interventi di manutenzione, come puoi vedere nell'immagine qui sotto.

Interventi di restauro da realizzare. L’obiettivo più ambizioso è raccogliere 300.000 euro per aprire due cantieri di restauro nelle arcate che più necessitano di urgenti interventi. I tratti che presentano crepe di media ed elevata entità legate a cedimenti strutturali sono quelli tra il I-III e il VI-VII Mistero del Rosario; tuttavia, qualsiasi cifra raccolta sarà impegnata immediatamente nelle attività di manutenzione. Il cantiere più urgente, e quindi il primo che sarà aperto, è quello nel tratto collinare tra la VI e la VII edicola, dove i 6 archi interessati hanno subito danneggiamenti a causa di un progressivo abbassamento del terreno; l’intervento proposto è una sottomurazione, in analogia con quella già messa a punto negli anni passati per il tratto tra il IX e il X Mistero. E’ possibile tuttavia, effettuare interventi molto mirati: già con 15.000 euro (in media) si può restaurare un arco di portico. Come fase iniziale, in attesa di raggiungere una cifra tale da consentire l'apertura di un cantiere consistente, verranno eseguiti i primi lavori di manutenzione nella parte alta del portico, al fine di eliminare il degrado più evidente

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