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Cronaca Centro Storico / Piazza Dell'8 Agosto

Sciopero dei postini vs privatizzazione: '150 quintali di corrispondenza non consegnata'

'Il sistema postale va a rotoli". Sarebbero già 150 quintali le giacenze in Emilia-Romagna. Lunedì 27 giungo corteo da Piazza VIII agosto

Sciopero regionale dei postalettere lunedì 27 giugno, quando da Piazza VIII Agosto a Piazza Roosvelt sfileranno in corteo per contestare la privatizzazione delle Poste e contro il sistema di recapito a giorni alterni che sta facendo ammassare la corrispondenza non consengata. Doopo due mesi di blocco degli straordinari, la decisione di incrociare le braccia. 

"Politica e Istituzioni smettano di stare alla finestra mentre il sistema postale dell'Emilia-Romagna va a rotoli" tuonano i sindacati che chiedono uno sforzo perche la situazione "già gravemente compromessa nella nostra regione", degeneri irrimediabilmente. Sarebbero già 150 quintali le giacenza in regione e in Parlamento è stato perfino denunciato il caso di "una lettera consegnata a pochi chilometri di distanza anche 20 giorni dopo la spedizione".

La decisione del Consiglio dei ministri di privatizzare Poste (Cassa depositi e prestiti avrà il 35%, il restante 29,7% sarà quotato dopo l'estate, mentre il 35,3% è già in Borsa da ottobre 2015" sarebbe solo un modo per "fare cassa e arginare, seppur in minima parte, la voragine del debito pubblico", secondo i segretari di Slp-Cisl, Valerio Grillini, Slc-Cgil, Beppe Ledda, di UilPoste, Graziella Gieri, e Failp-Cisal, Walter Priori.

I sindacati temono inoltre che la privatizzazione penalizzerà "le zone marginali del Paese" con ricadute occupazionali ngeative (in Emilia-Romagna c'è già lo spettro di un surplus di personale di 400 unità) perchè una "società completamente privatizzata guarderà principalmente al profitto, non tenendo in considerazione la socialità dei servizi e l'occupazione".

Il Tar di Bologna ha anche rigettato il ricorso dei piccoli Comuni, così sarà possibile "chiudere in via definitiva alcune decine di piccoli uffici". Il tutto mentre appunto il recapito a singhiozzo (tranne che a Bologna) "ha peggiorato notevolmente la qualità del servizio e messo in crisi l'intero settore del recapito".

Lunedì in piazza con i postali ci saranno anche le sigle dei pensionati di Cgil-Cisl-Uil. "Sosteremmo la vertenza dei lavoratori di Poste- dichiara Sergio Palmieri, segretario Fnp Cisl di Bologna- e saremo al loro fianco in manifestazione, perchè la vertenza non riguarda solo i lavoratori postelegrafonici ma tutti i cittadini che usufruiscono del servizio postale che è e deve rimanere un servizio universale". I pensionati, del resto, sono i principali utenti degli uffici postali "e stanno già da tempo subendo gli effetti negativi, derivati dalle chiusure dei punti periferici e dalla riorganizzazione aziendale in atto dalla montagna alla pianura". 

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