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Cronaca Porto / Via Prati di Caprara

Bosco ai Prati di Caprara, Lepore apre: 'Riprogettare l'area si può'

L'assessore alla cultura cita esplicitamente il fondo Invimit, proprietario dell'area e punta sull'istruttoria pubblica

Sul nodo Prati di Caprara di Bologna "il punto mi pare sia puntare ad un progetto dalla grande valenza, tale da riaprire un confronto con i proprietari dell'area cioè il Fondo Invimit. Per farlo occorrono scelte coraggiose, competenze e confronto, con un coinvolgimento ancora più ampio della cittadinanza". Lo scrive l'assessore comunale allo Sport e alla Promozione della città, Matteo Lepore, sul proprio blog.

Due giorni fa "quasi 2mila cittadini e cittadine si sono ritrovati per abbracciare l'area dei Prati Caprara. Una manifestazione riuscita- riconosce Lepore- così come la raccolta firme che nei mesi scorsi ha richiesto e ottenuto un'istruttoria pubblica presso il Consiglio comunale". Ricostruendo le varie tappe del passato, Lepore ricorda che "la Giunta si è dichiarata contraria allo sviluppo di un eventuale outlet ai Prati. Una scelta impegnativa e strategica".

L'abbraccio ai Prati di Caprara - VIDEO

Va detto che "questa svolta- scrive ancora l'assessore- ha permesso di aprire una nuova prospettiva sul futuro delle aree militari dietro all'ospedale Maggiore, che il piano urbanistico prevede siano convertite a verde, destinazioni residenziali, commerciale e usi pubblici vari tra cui una scuola. Cancellata l'ipotesi dell'outlet ora si dovrà svolgere l'istruttoria pubblica richiesta dai comitati.

Questo è il percorso che anche la Giunta ha accettato sia propedeutico ad assumere nuove decisioni". La finalita' dell'istruttoria "è l'approfondimento con esperti delle tematiche ambientali e urbanistiche- continua Lepore- di tutto ciò che comportano le previsioni urbanistiche per l'area in questione", comprese l'eventuale presenza di inquinamenti e materiale bellico.

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Completata la fase istruttoria, il Comune "promuoverà un laboratorio partecipato- scrive Lepore- al quale prenderanno parte i cittadini, il Comune e il Fondo Invimit, in qualità di proprietario dell'area stessa. Una presenza fondamentale per negoziare o variare qualsiasi tipo di previsione".

A questo punto, intanto, "personalmente credo che grazie anche alla mobilitazione di tante e tanti cittadini- sottolinea Lepore- si sia arrivati oggi a un momento importante. Ci sono le condizioni per riprogettare in modo aperto il futuro dei Prati di Caprara, un patrimonio di grande valore storico e ambientale per la città. Il Piano operativo approvato nel 2016 prevede degli indici e contiene le regole relative alle trasformazioni già negoziate tra il Comune, il Demanio e il ministero negli anni precedenti".

Di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici, quella di "riportare la natura in citta'" è "una missione che dobbiamo introdurre nella visione di Bologna", afferma Lepore, aggiungendo che "dopo due anni di dibattito, mi sono convinto di una cosa: un grande bosco ai Prati di Caprara può essere un patrimonio della nostra città, un'opportunità straordinaria" capace di rapparesentare "il nostro contributo alla salute del pianeta".

Serve quindi "un progetto integrato che ridisegni il quartiere in questa direzione alla luce di tutte le esigenze che la città avrà per il futuro, a partire dalle questioni non più rinviabili della mobilità sostenibile e del diritto alla casa per tutti", conclude l'assessore: "Penso sarebbe bello se questo tema fosse al centro della prossima istruttoria e del laboratorio partecipato d'area. Inteso anche come una nuova occasione per riaprire in una discussione più ampia, scientificamente documentata e coraggiosa sul futuro delle politiche ambientali in città". (Pam/ Dire)

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