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Cronaca Porto / Via Prati di Caprara

Prati di Caprara, Bernardini in presidio: "Sos sanitario, sgombero immediato"

Per Bernardini i numeri sono 'da record' e il problema degli accampamenti abusivi è diventato anche un problema sanitario

Manes Bernardini, Insieme Bologna, lancia un allarme sanitario dai Prati di Caprara: "L'invasione di tende e accampamenti abusivi che gravitano sul Maggiore ha raggiunto in questi giorni il suo record. Bastano l'occhio nudo e una buona macchina fotografica per vedere come in questi giorni accampamenti e tende di fortuna abbiamo letteralmente invaso l'area. Si tratta di numeri da record”.

“A nulla sono valse le operazione fatte dal demanio in collaborazione con l'amministrazione comunale per il controllo dell'area - prosegue Bernardini -  Inoltre il presidio militare da gennaio è scomparso, così come il controllo della zona. Risultato: tende e ogni tipo di bivacco hanno invaso tutto questo territorio”.

Così, Insieme Bologna lancia l'allarme sicurezza e l'sos sanitario: “Abbiamo una situazione di illegalità diffusa, con problemi anche di carattere igienico. Persone che vivono in condizioni indecenti e che invadono l'area ospedaliera adiacente, con nomadi che hanno iniziato di nuovo ad usufruire in modo improprio degli spazi sanitari. Ricarica di cellulari, accessi continui ai bagni del pronto soccorso e alle macchine automatiche di distribuzione di vivande e cibo, fino a vere e proprie "gite" negli androni dei piani, alla ricerca di qualche oggetto lasciato incustodito da pazienti o parenti”.

Una situazione che, sebbene denunciata da anni, è ancora al punto di partenza. “Chiediamo alle istituzioni preposte lo sgombero immediato dei Prati di Caprara - afferma il leader di Insieme Bologna Bernardini - la situazione, oggi, è oltre il livello di guardia e pretendiamo subito il ripristino del presidio militare. Le segnalazioni che arrivano dai residenti della zona parlano di nuovo di fuochi notturni, materiale di ogni specie che viene bruciato, emanando odori fetidi di plastica ed altro che invadono l’area”.

“Ma il problema è anche di carattere sanitario: queste persone vivono in condizioni igieniche allarmanti, tra i topi e gli escrementi, poi le vediamo prendere il nostro stesso autobus, recarsi nei bagni pubblici del pronto soccorso, servizi che non vengono igienizzati dopo i loro accessi e che vengono poi usati dagli stessi pazienti e dai loro familiari, magari ignari. Un contatto continuo con situazioni ad alto rischio di contagio per malattie infettive di ogni tipo”. Bernardini conclude lanciando il guanto di sfida: “O a brevissimo viene restituita la legalità nella zona o ci vedremo costretti ad ogni tipo di azione per la tutela della cittadinanza bolognese. Le denunce ormai non bastano più e noi siamo indignati!”.

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