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Cronaca

Prati di Caprara, ordigni bellici inesplosi: è scontro fra Merola e i comitati

I cittadini: "Se si lasciasse il bosco urbano così com'è', non ci sarebbe bisogno di bonificae potrebbe continuare a svolgere la sua importantissima funzione ecologica"

Ancora Prati di Caprara. E non si spegne lo scontro fra la Giunta Merola e il comitato dei cittadini: la nuova miccia si è accesa con la sospensione della bonifica per il ritrovamento di mine e granate sotto il terreno dove sorgerà la scuola. "Importante che tutti abbiano queste informazioni - scrive il sindaco Merola nella sua newsletter settimanale - per questo ribadisco che la bonifica in corso ai Prati di Caprara riguarda solo l'area dove costruiremo la scuola. Nessun altro progetto, tantomeno quelli legati alla ristrutturazione dello stadio, è in corso. Anche questa mattina ho letto che il cantiere dell'outlet si sarebbe fermato, ma non esiste nessun cantiere di questo tipo allo stato attuale.

La raccolta di firme dei cittadini: si deve arrivare a 2 mila

"Non mi stanco di ripetere che siamo in attesa del progetto dal Bologna calcio, che l'area e' di proprieta' di Invimit e che qualsiasi progettualita' sara' oggetto di una gara pubblica", ribadisce il sindaco. Ma il comitato non si ferma. In settimana e' partita la raccolta delle 2.000 firme necessarie per la presentazione della richiesta di istruttoria pubblica sui Prati di Caprara. Piu' di 100 sono state le persone che hanno firmato due sere fa in occasione di un incontro organizzato nel teatro parrocchiale di Cristo Re. La raccolta proseguira' anche nei prossimi giorni, sia all'Urp in piazza Maggiore sia al centro sociale "Venti pietre" di via Marzabotto, ma anche in occasione della Notte Viola di sabato 23 giugno. Giovedi' 28 giugno, alle 18, e' invece in programma la nuova iniziativa del comitato. La prima "corsa clandestina" nei Prati di Caprara, a cui seguira' una camminata lungo le strade che costeggiano l'area".

Zona bombardata più volte: "Normale trovare ordigni inesplosi"

 "Tutti sanno che l'area dei Prati e' stata bombardata, due volte per l'esattezza - sottolinea il comitato 'Rigenerazione no speculazione' su Facebook - quindi e' naturale che si possano trovare ordigni bellici inesplosi". Ma l'area dei Prati di Caprara "e' stata anche caserma e direzione di artiglieria per anni, oltreche' campo addestrativo per carri armati, sui quali pero' si faceva scuola-guida e non sparavano ne' abbandonavano in giro proiettili inesplosi".

Dunque, sostiene il comitato, "aver ritrovato qualche cianfrusaglia militare e uno spezzone di bomba e gridare come fa qualcuno 'avevo ragione io' e' abbastanza ridicolo. Soprattutto inscenare il fermo di un cantiere che aveva gia' finito i propri lavori da un pezzo, devastando un bosco irrimediabilmente e raccogliendo tonnellate di rusco tra macerie e ferraglia varia non esplosiva". E' possibile, continua il comitato, che "disboscando e scavando come bisogna fare per diversi metri sottoterra, se si vuole bonificare un'area per farla diventare residenza o outlet, salti fuori di tutto, da armi etrusche a mosaici romani". Al contrario, insistono i cittadini, "se si lasciasse il bosco urbano dei Prati cosi' com'e', non ci sarebbe bisogno di bonifica, o al massimo di una molto piu' leggera per la parte da destinare a parco pubblico, e potrebbe continuare a svolgere la sua importantissima funzione ecologica. Se lo hanno capito gia' migliaia di cittadini com'e' che chi ci governa e' cosi' duro di comprendonio?".

(Dire) 

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