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Cronaca

Intercettazioni, Prefetto Impresa: 'Amareggiata, frasi decontestualizzate'

Bignami chiede a Salvini di rimuoverla, De Maria di fare chiarezza, invece di attaccare il Pd, il ministro accusa il vecchio Governo

"Sono amareggiata, sono state pubblicate frasi completamente decontestualizzate". Così il prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, dopo l'articolo pubblicato oggi dal quotidiano di Padova 'Il Mattino', in cui si parla dell'inchiesta della Procura di Padova sulla gestione dei migranti e si riportano anche stralci di intercettazioni telefoniche risalenti alla fine del 2016 e all'inizio del 2017 tra Impresa (non indagata), che in quel periodo era Prefetto di Padova e poi vicecapo di gabinetto del ministero dell'Interno, e il viceprefetto vicario di Padova delegato alla gestione dei migranti, Pasquale Aversa.

Tra le frasi intercettate e riportate dal giornale, spicca quella in cui Impresa commenta quanto fatto nell'ambito della gestione dell'accoglienza dicendo ad Aversa: "È vero che ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare". Parole "estrapolate dal contesto ben piu' ampio in cui sono state pronunciate", secondo Impresa, che si dice "amareggiata, ma assolutamente certa della correttezza dei miei comportamenti. Quelle frasi- conclude- fanno parte di un carteggio di centinaia di pagine ampiamente esaminato dall'autorita' giudiziaria". Nell'inchiesta, ricorda 'Il Mattino', si ipotizzano i reati di turbativa d'asta, frode nelle forniture pubbliche, truffa, concussione per induzione, rivelazione di segreti d'ufficio e falso ideologico, per cui sono indagati, a vario titolo, Aversa, l'allora funzionaria della Prefettura padovana Tiziana Quintario (oggi in servizio a Bologna), e i vertici della cooperativa Edeco, che si occupa di accoglienza, Gaetano Battocchio, Sara Felpati e Simone Borile, ex consigliere provinciale padovano di Forza Italia e marito di Felpati. 

Al deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami che chiede al Ministro dell'Interno Matteo Salvini di rimuovere Impresa, fa eco il collega PD Andrea De Maria: "Bene che la magistratura accerti la dinamica dei fatti", ma il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, "deve attivare il suo ministero per fare chiarezza, invece di attaccare come sempre il Pd, che non c'entra proprio niente, Salvini smetta di fare propaganda elettorale e faccia per una volta il suo mestiere".

Salvini, dal canto suo, ha accusato il vecchio Governo guidato dal Pd di aver "scaricato il problema dei migranti sui prefetti, costringendoli a spostare i clandestini da un Comune all'altro per non irritare sindaci del Pd, ministri in visita o presidenti Anci del Pd" (dire)

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