Preghiera no-aborto in Piazza San Domenico: centro storico "off-limits"
Parte del centro storico letteralmente blindato e semi-deserto. Vietato gravitare intorno all'area del presidio anche ai pedoni e ai contestatori che sono stati costretti ad aggirarla. Polemica dei commercianti
Il comitato 'No-194' si è riuniio in Piazza San Domenico per la 9 ore di preghiera anti-abortista in un centro storico letteralmente blindato e semi-deserto. Vietato gravitare intorno all'area del presidio anche ai pedoni, che sono stati costretti ad aggirarla.
I cattolici per il "no" all'interruzione volontaria della gravidanza hanno trovato la protesta di Centri sociali, collettivi e femministe che, con lo slogan #moltopiudi194, si sono dati appuntamento alle 7.30, in Piazza del Nettuno, per sfilare in corteo e raggiungere Piazza San Domenico "protetta" da numerosi cordoni delle forze dell'ordine. Traffico in sofferenza, sia sui viali che in via Santo Stefano, Piazza Malpighi.
"Crediamo che un raduno di associazioni e singoli con evidenti propositi clericofascisti non debba tenersi nella nostra città; diciamo con forza che, per noi - si legge sulla Pagina Facebook del Tpo - queste persone non hanno nessun diritto di ritrovarsi a speculare sulla vita delle donne. L'era della Santa inquisizione è finita", così hanno sfilato per le strade del centro storico contestando l'obiezione di coscienza e in difesa della legge 194.
Tappa in via Altabella, sotto la sede della Curia bolognese, dove le femministe hanno intonato slogan a favore della libertà di scelta.
I COMMERCIANTI. Non sono contenti i commercianti della zona di via Farini, Piazza Cavour, via Garibaldi e zone limitrofe: "Già abbiamo i cantieri, gli autobus sono deviati, ci sono i T-Days e poi? - dicono a Bologna Today - praticamente un sabato rovinato. Hanno negato la manifestazione davanti all'Ospedale Maggiore per blindare noi". E in effetti in quelle vie "off-limit" la sensazione è quella di una città svuotata, come nella settimana di Ferragosto.