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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Premio aziendale e People Mover, malumore dei sindacati in Tper

Dopo Usb e Filt-Cgil, anche la Fit-Cisl dell'Emilia-Romagna prevede un "autunno caldo" per l'azienda di trasporti

Dopo lo sciopero del 17 luglio scorso, contro il taglio estivo dei chilometri di percorrenza dei bus sia Bologna che a Ferrara (per averne di più in inverno, ma "senza nessuna certezza di riprogrammazione per il periodo invernale), in Tper "la situazione non migliora affatto".

Tre giorni fa, l'azienda "non ha trovato la via del dialogo con le parti sociali rispetto a due questioni: l'anticipo dell'erogazione del premio A e la condivisione di un percorso per stabilire la normativa economica e sull'organizzatore dell'orario di lavoro dei lavoratori di People Mover".

Dunque, dopo Usb e Filt-Cgil, anche la Fit-Cisl dell'Emilia-Romagna prevede un "autunno caldo" per Tper.

"Ci chiediamo- prosegue la sigla dei trasporti della Cisl- perché esistano due passi differenti. Da una parte la Regione che si impegna ad elargire un premio a tutti i lavoratori del settore sanitario per il lavoro svolto durante l'emergenza Covid (gesto tra l'altro da noi apprezzato con una lettera di ringraziamento rivolta direttamente al presidente). Dall'altra, Tper, la più importante azienda dell'area metropolitana bolognese di trasporto pubblico locale, che chiude il bilancio del 2019 con un utile positivo, che si conta in milioni", ma "unilateralmente decide, disattendendo gli accordi sottoscritti, di non elargire il premio a tutti questi lavoratori che con gran senso di responsabilità nel periodo del Covid hanno sempre garantito la mobilità dei cittadini".

In più si aggiunge "il mancato avvio di un sano progetto condiviso per normare l'orario di lavoro (turni, riposi...) dei lavoratori" del People Mover.

Qui "Tper ha pensato di eludere il dialogo con i sindacati puntando su una contrattazione individuale: chiamando ad uno ad uno i lavoratori- personale giovane- proponendogli degli accordi individuali di 'fidelizzazione', scambiando anche una loro eventuale dimissione con un corrispondente valore economico ad personam".

Il che va parecchio di traverso alla Cisl: "Il lavoro ed i lavoratori sono tutelati attraverso la contrattazione collettiva e non da quella individuale. Questi non sono certo i presupposti per iniziare un dialogo con Tper".

La Fit è pronta a discutere, a "ridefinire i criteri per l'individuazione dei premi che verranno a modificarsi in virtù dell'emergenza Covid che ha colpito il settore", ma chiede a Tper "risposte certe, diversamente proseguiremo con la mobilitazione avviata e la proclamazione dello sciopero per il mese di settembre". (Mac/ Dire) 

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