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Cronaca

Braccia incrociate contro la preside dell'Istituto Aldrovandi Rubbiani

È la risposta che, a "larghissima maggioranza", il personale dell'Istituto lo ha chiesto nell'assemblea che si è tenuta nei locali del Liceo Sabin e a cui hanno partecipato 93 persone tra docenti ed Ata

Tutti a braccia incrociate contro la preside delle Istituto Aldrovandi Rubbiani di Bologna. È la risposta che, a "larghissima maggioranza", il personale dell'Istituto lo ha chiesto nell'assemblea che si è tenuta nei locali del Liceo Sabin e a cui hanno partecipato 93 persone tra docenti ed Ata.

Nel mirino c'è appunto la dirigente scolastica, Teresa Pintori, e il suo modo di 'timonare' l'istituto: nel periodo tra giugno 2022 e ottobre 2022, "ha tenuto un profilo di totale decisione autonoma ed unilaterale, dimostrando negli incontri collegiali (collegio dei docenti, incontri di informazione e confronto con la Rsu e sindacati, tentativo di raffreddamento in Prefettura dopo la proclamazione dello stato di agitazione) di non voler realmente confrontarsi con le lavoratrici e i lavoratori che sia direttamente, che attraverso la legittima rappresentanza, hanno avanzato richieste legittime in merito a diversi temi attinenti l'organizzazione del lavoro e il benessere-malessere lavorativo", spiegano in una nota congiunta le sigle della scuola di Cisl, Cobas, Cgil e Gilda.

Che ora indiranno una giornata di tutto il personale docente ed Ata dell'Istituto per "sensibilizzare l'intera comunità educante delle problematiche che chi lavora nell'istituto si trova ad affrontare quotidianamente, per cercare insieme di trovare soluzioni appropriate al ritorno del benessere lavorativo e del conseguente clima adeguato all'apprendimento delle studentesse e degli studenti". Il malessere di chi lavora all'Aldrovandi Rubbiani è "dovuto alla scarsa (o quasi nulla) considerazione dell'opinione degli organi collegiali, del personale docente e del personale Ata messa in atto dalla Dirigente scolastica" e questo ha "minato le condizioni per una proficua collaborazione nella gestione della vita scolastica".

Lungo l'elenco delle richieste del personale e dei sindacati: nuova assegnazione dei docenti alle classi per "ripristinare le continuità didattiche arbitrariamente cancellate ed eliminare, laddove possibile, i continui spostamenti da un plesso all'altro durante la giornata di lavoro". Il 'ricircolo' di insegnanti tra le varie sedi è stata assunta da giugno 2022 con il "parere contrario" del Collegio dei docenti raccolto e riproposto dai sindacati; il rispristino dell'assegnazione delle ore di insegnamento dell'Itp di Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali alle classi quarte dell'indirizzo grafico, "così come previsto dagli ordinamenti nazionali, ripristinando così la piena legittimità del corso di studi affrontato dagli studenti di queste classi"; il "rispetto delle relazioni sindacali di istituto" che passa dall'informare su organico e compensi erogati al personale pattuiti nella contrattazione d'istituto: il "ripristino di un congruo preavviso nella comunicazione degli impegni scolastici (riunioni, incontri), di comunicazioni chiare, precise e tempestive".

Viene chiesto anche il "rispristino del riconoscimento, come servizio effettivo, delle ore svolte per la partecipazione ai corsi obbligatori in tema di sicurezza" e l'"indicazione delle modalità per il recupero delle ore che il personale Ata deve effettuare a causa delle deliberazioni del consiglio di istituto che prevedono la chiusura della scuola in alcune giornate pre festive". Serve poi la "rimodulazione dell'assetto organizzativo degli orari del personale Ata, attualmente costretto a continui slittamento di orario comunicati con poco preavviso, trattando come emergenza eventi che in realtà non lo sono". (Dire)

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