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Presidi di persone disabili e famigliari davanti al comune

Giovedì 7 maggio 2015 chiederemo al Sindaco di Bologna, e contemporaneamente in molti altri comuni di tutta Italia, di prendere atto del Presidio davanti al nostro Comune e di volere protocollare e inoltrare al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri e al Sig. Presidente della Repubblica questi due documenti: 1. LE RACCOMANDAZIONI AL GOVERNO ITALIANO DELLA DIVERSA ABILITA’ UNITA DALLA MEDESIMA VOLONTA’. 2. IL DOCUMENTO - PETIZIONE CON LE 10 RICHIESTE DI TUTTA LA DIVERSA ABILITA’ ITALIANA UNITA E CONCORDE,

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Giovedì 7 maggio 2015 chiederemo al Sindaco di Bologna, e contemporaneamente in molti altri comuni di tutta Italia, di prendere atto del Presidio davanti al nostro Comune e di volere protocollare e inoltrare al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri e al Sig. Presidente della Repubblica questi due documenti:
1. LE RACCOMANDAZIONI AL GOVERNO ITALIANO DELLA DIVERSA ABILITA' UNITA DALLA MEDESIMA VOLONTA'.
2. IL DOCUMENTO - PETIZIONE CON LE 10 RICHIESTE DI TUTTA LA DIVERSA ABILITA' ITALIANA UNITA E CONCORDE,
emerse da un costruttivo, aperto e franco dibattito, durato almeno 5 mesi, fra tutti i Gruppi Informali e i singoli disabili e familiari di persone con problemi di handicap presenti nel Web.

Il presidio si svolgerà il giovedì 7 maggio 2015 in Piazza Maggiore dalle 10:00 alle 12:00. Al sindaco Merola abbiamo chiesto tramite lettera protocollata di essere presente in comune tra le 11:00 e le 12:00 ore per la consegna dei sopraccitati documenti.

SINTESI DELLE 10 RICHIESTE DELLA DIVERSA ABILITA' UNITA AL GOVERNO ITALIANO

Chiediamo in primo luogo una rivoluzione culturale nel modo di considerare l'handicap. Chiediamo di cambiare completamente, da parte di tutti, mentalità riguardo alla disabilità nel suo complesso, di vederla sostanzialmente sotto l'aspetto sociale, umano ed esistenziale e non sotto un'ottica solo medico-assistenziale come per lo più avviene. Per noi la disabilità deve essere considerata una diversa normalità e rientrare nel naturale ordine delle cose.

Chiediamo il diritto per le persone disabili gravi ad essere assistiti in casa da propri familiari o da persone di propria fiducia

Chiediamo il prepensionamento di chi assiste malati gravi.

Chiediamo un piano nazionale di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati, attuato a livello regionale e comunale con precisi stanziamenti e capitoli di spesa perpetuabili e rinnovabili annualmente con Commissioni di controllo dove di diritto siano presenti i portatori di handicap o loro familiari.

Chiediamo il diritto allo studio agli alunni in situazione di handicap psichico, fisico e sensoriale, con percorsi, all'occorrenza, diversificati in base alle reali possibilità dei soggetti e in funzione di obiettivi didattici e formativi personalizzati,

Chiediamo la programmazione e l' attivazione, in base ai bisogni reali emersi, sul territorio del Comune, dove sono cresciute e vissute le persone disabili, dei necessari alloggi protetti o case-famiglia in grado di ospitarli in convivenza diurna e notturna e affidati a cooperative del sociale che possiedano i necessari requisiti e competenze. Essi dovranno essere seguiti da personale qualificato e specializzato, formato appositamente per aiutarle nel mantenimento dell'autostima, delle relazioni con l'ambiente esterno, tenuto conto dei problemi inerenti al Dopo-genitori.

Chiediamo l'attivazione di piani personalizzati di realizzazione di Vita Indipendente in ogni Comune d'Italia per iniziare un' inversione di tendenza alla soluzione dell'istituzionalizzazione e segregazione delle persone con disabilità grave.

Chiediamo la promozione e attuazione, mediante apposite convenzioni con cooperative o vettori privati, di politiche di trasporto, con mezzi adeguati e a costi accessibili per persone disabili e anziane non deambulanti sui loro territori di residenza e per gli stessi di potere viaggiare in bus, treni e aerei, metropolitane, senza troppe complicazioni e con tutta l'assistenza logistica e personale del caso.

Chiediamo in ogni Comune o Consorzio di Comuni l'istituzione di un apposito ente o ufficio con personale duttile e specializzato nella ricerca e promozione di attività lavorative per tutti i soggetti portatori di disabilità, anche grave, che manifestassero desiderio in tal senso,

G.E.A.AD. - GRUPPO EUROPEO AUTOCOSCIENZA AVANZATA DELLA DISABILITA' - MARCIA DELLE CARROZZINE -

Stella Maris Dante - Promotrice e Organizzatrice per il Comune di Bologna

diverlibero@gmail.com

cell.: 333 7670004

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