La Regione Emilia-Romagna è pronta a pagare per tenere in regione il processo Aemilia. L'ha annunciato il presidente Stefano Bonaccini, dopo essersi consultato con la numero uno dell'assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera. "A me le cose interessa risolverle, più che discuterle- precisa Bonaccini, a margine di una conferenza stampa- Ho parlato con la presidente Saliera questa mattina e insieme invieremo una lettera al presidente Scutellari, che peraltro ho sentito. Noi siamo disposti a fare la nostra parte, se si ritiene necessario per tenere qui il processo, per pagare le spese di affitto". Così il processo alla 'ndrangheta che rischiava di tenersi fuori regione si dovrebbe tenere a Bologna, "magari nei padiglioni della Fiera". "Noi giorni scorsi- ricorda Bonaccini- avevo detto che tutto quello che era possibile fare l'avremmo fatto. Siccome è arrivata la richiesta formale del presidente del tribunale siamo disponibili a mettere le risorse che servono".

E Simonetta Saliera  conferma le parole del presidente dell'Emilia-Romagna. "Appena ricevuta, la lettera del presidente Scutellari è stata oggetto di un approfondito confronto anche in seno all'Ufficio di presidenza del''Assemblea", informa Saliera. L'Assemblea legislativa, "conferma tutta la propria sensibilità sul tema e la massima disponibilità a una forte collaborazione nel senso indicato dal presidente Scutellari. E questo nel solco del grande impegno che in questi anni la Regione Emilia-Romagna ha profuso nella prevenzione delle infiltrazioni mafiose e nella diffusione della cultura della legalità", sottolinea ancora la presidente dell'Assemblea.

M5S: HA CAPITO CHE SUL PROCESSO RISCHIAVA AUTOGOL. "Finalmente Bonaccini ha capito che perdere la sede del processo Aemilia sarebbe stato un pessimo segnale e un clamoroso autogol per la Regione". Una "intuizione", lo critica però la capogruppo M5s Giulia Gibertoni, "arrivata con un ritardo a dir poco siderale". E "dispiace", scrive ancora Gibertoni in una nota, "che sia dovuto intervenire direttamente il presidente del Tribunale di Bologna, con una lettera ufficiale, per far prendere alla giunta la decisione di sostenere le spese per l'affitto degli spazi della Fiera. Se Bonaccini si fosse mostrato fin da subito disponibile, così come avevamo richiesto a gran voce subito dopo l'appello di Tribunale e Procura, ci saremmo risparmiati tutto il clima di incertezza degli ultimi mesi, con il rischio concreto che il processo non potesse svolgersi per la scadenza dei termini delle custodie cautelari degli imputati". Alla capogruppo M5s in Regione "verrebbe da dire meglio tardi che mai. Adesso però la giunta tenga fede agli impegni assunti. Noi controlleremo che si faccia di tutto per assicurare che il processo si possa svolgere qui come è giusto e senza intoppi burocratici".

MEZZETTI CONTRO M5S: CREANO ALTRI PROBLEMI, NOI LI RISOLVIAMO. La giunta Bonaccini reagisce alle accuse del M5s. E' l'assessore regionale alla Legalità, Stefano Mezzetti, a difendere la scelta dell'amministrazione. "Chi sta facendo inutilmente polemiche su questioni delicate, nelle scorse settimane e anche oggi, sta dimostrando scarsa conoscenza di come funzionino le relazioni tra istituzioni. E, facendone parte, è cosa grave". L'obiettivo è naturalmente il Movimento 5 stelle, che ha stigmatizzato il ritardo con cui la disponibilità della Regione nei confronti del presidente del Tribunale è arrivata. "Chi fa queste polemiche- spiega Mezzetti- dovrebbe sapere che noi, come giunta regionale, possiamo muoverci solo a seguito di atti formali, non a seguito di dichiarazioni stampa". Il presidente del Tribunale "ci ha formalmente scritto solo ieri, chiedendoci di farci carico dell''onere di affitto di un ambiente nel quale celebrare il processo Aemilia. Vista la richiesta formale, abbiamo confermato quello che abbiamo sempre detto: siamo a disposizione, pur sapendo che questo intervento non rientra nelle nostre competenze". In ogni caso, ribadisce Mezzetti, "siamo pronti ad assumerci l'onere dell'affitto di un padiglione della Fiera di Bologna, individuato dal Comune di Bologna e messo a disposizione della Fiera stessa. Quindi, senza fare confusione, Regione, Comune e Fiera hanno fatto ciò che era necessario". In conclusione "prendo atto- dice ancora l'assessore regionale- che di fronte al manifestarsi dei problemi c'è chi reagisce creandone altri, con polemiche sterili, e c'è chi, e questo è il nostro stile, lavora in silenzio per trovare soluzioni concrete".