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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Processo Parmalat, Barili: "Non ho condiviso attività illecite"

Oggi raccolte le dichiarazioni di alcuni dei 15 imputati, tra cui l'ex direttore marketing, che rimarca sua estraneità ai fatti. Forse sabato la sentenza

Oggi riuniti i giudici della terza sezione penale della Corte di appello di Bologna, chiamati a giudicare in secondo grado sul crac da 14,5 miliardi di euro della Parmalat di Calisto Tanzi.

Stamattina, al termine delle controrepliche delle difese, ci sono state le dichiarazioni spontanee di due dei 15 imputati. "Non ho condiviso alcuna delle attività illecite - ha detto Domenico Barili, ex direttore marketing della multinazionale di Collecchio - che era per me insospettabile, mentre ero impegnato in varie pari del mondo a creare reti di vendita, sviluppare nuovi prodotti, lanciare marchi". L'imputato, condannato in primo grado a otto anni, ha spiegato di essere "un ottantenne, un vecchio sfinito anche da otto anni di processo".

Poco prima Fabio Branchi (commercialista di Calisto Tanzi, in primo grado condannato a cinque anni e quattro mesi) aveva detto di non capire "sinceramente cosa mi imputi, dato che ho solo lavorato, e non ho percepito emolumenti negli ultimi due anni".

Il presidente Francesco Maddalo ha spiegato alle parti che la camera di consiglio potrebbe chiudersi, per la lettura della sentenza, forse già sabato 21 (inizialmente era stata annunciata per lunedì 23 aprile alle 10.30). La data esatta sarà comunque comunicata venerdì.
Il presidente Maddalo ha anche già disposto per il giorno della sentenza l'accompagnamento di Calisto Tanzi, fatta salva la sua volontà di rinunciare ad essere presente viste le sue precarie condizioni di salute. Lo stesso Tanzi infatti aveva inizialmente chiesto di essere in aula oggi, ma alla fine ha rinunciato ad essere accompagnato a Bologna dall'ospedale di Parma dove è ricoverato in regime di detenzione.

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