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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Garibaldi

Immigrazione, il procuratore Giovannini: 'CIE chiuso, meno espulsioni' e più delinquenti in libertà

Anche a Per Giovannini rimangono sul territorio, dove riprendono a delinquere: 'Dopo la chiusura del Cie di via Mattei il numero delle espulsioni eseguite dalle forze dell'ordine è diminuito'

"E' un dato di fatto che dopo la chiusura del Cie di via Mattei il numero delle espulsioni eseguite dalle forze dell'ordine è diminuito". Così il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, che coordina anche il gruppo criminalità, all'Ansa. 

Oggi, quello che era il CIE di via Mattei è diventato centro di smistamento regionale: "Nessuna valutazione sulla scelta tutta politica di chiudere il Cie. Le forze di polizia e la magistratura come sempre rispettano le decisioni di natura amministrativa. Le conseguenze sconosciute ai non addetti ai lavori sono però estremamente delicate", avverte. 

Nei Cie, riferisce il procuratore aggiunto "nella stragrande maggioranza dei casi soggetti scarcerati dopo avere espiato una pena per reati di un certo allarme sociale quali spaccio di droga, rapine, sfruttamento della prostituzione. Costoro per essere espulsi devono, com'è ovvio, essere però compiutamente identificati". 

Anche a Bologna "non esiste la struttura di accoglienza e contenimento, in simili casi le persone oggi rimangono, con tutti i loro falsi nomi, sul territorio, dove fatalmente riprendono a delinquere. A ciò si aggiungono casi paradossali, quali quelli di soggetti perfettamente identificati e gravati da un provvedimento di espulsione emesso dal Questore o dal Giudice all'atto della condanna".

In questi casi, "non infrequenti, se il volo per il rimpatrio non è immediatamente disponibile da Bologna, le persone dovrebbero essere accompagnate in altri scali, anche molto lontani, per essere imbarcati in poco tempo. Il problema, serissimo, nasce quando i voli sono disponibili dopo uno o due giorni".

Fino a quando il Cie funzionava "le persone venivano ivi collocate in attesa di partire. Oggi, non potendosi nei loro confronti procedere al fermo di identificazione, che dura in ogni caso al massimo 24 ore, perchè i soggetti sono espellibili proprio perchè già identificati, essi devono essere rilasciati con un generico invito a ripresentarsi all'ufficio di polizia per essere espulsi. Naturalmente, salvo rarissimi casi, nessuno si presenta più", conclude il magistrato.

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