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Cronaca

Perizia psichiatrica Berlusconi, Prodi precisa: "Nessun occhiolino"

Così il professore sul caso della richiesta di perizia psichiatrica avanzata dal tribunale di Milano nell'ambito del processo Ruby ter al Cavaliere

“Si confonde la battaglia politica con obiettivi della giustizia. Qualcuno dice: ‘Ma Prodi fa occhiolino a Berlusconi’. I nostri sistemi politici rimangono completamente diversi. Nessun mutamento nelle scelte fatte ma abbassiamo i toni personali”.

Prodi puntualizza le sue dichiarazioni nei confronti di Silvio Berlusconi, che nei giorni scorsi era stato invitato a sottoporsi anche a una perizia psichiatrica in merito ai continui rinvii delle udienze del processo Ruby ter. I giudici chiedevano per il Cavaliere l'accertamento delle disposizioni dei suoi avvocati, i quali hanno sempre addotto tra le motivazioni dell'incapacità di presenziare anche un "leggero ritardo cognitivo".

Il professore ha precisato la propria posizione in un’intervista a InBlu2000, la radio nazionale della Conferenza episcopale italiana, in merito al suo commento (“perizia psichiatrica follia all’italiana”), e allo stesso tempo ribadendo e respingendo nuovamente la corsa al Quirinale.

L’ex premier ha poi evidenziato che nella politica c’è un “continuo involgarimento del dibattito. Penso alle tensioni inutili sul Green pass. È una politica che si è quasi definitivamente spostata dai contenuti ai personalismi, d’altra parte è l’ovvia conseguenza del crollo di autorità dei partiti”.

Prodi è inoltre tornato sulla vicenda dei 101 franchi tiratori e la candidatura al Quirinale: “Il voto segreto è fatto apposta per essere segreto…l’unico accenno sono state persone che sono venute a farmi vedere il loro telefonino per dimostrare che avevano votato per me”.

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