Alimentari, attenzione ai falsi Dop e Igip: 62.254 prodotti sequestrati
Oltre un quintale di merce ritirata dal mercato, per un valore di quasi 2 milioni di euro. Blitz dei Carabinieri del nucleo antifrodi in 7 città italiane tra cui Bologna
Prodotti gastronomici spacciati per DOP (denominazione origine protetta) e IGP (indicazione geografica corretta), senza averne l'autorizzazione ministeriale.
Scatta maxi-sequestro: 62.254 confezioni ritirate dal mercato, corrispondenti a 107.079 chili, per un valore di quasi due milioni di euro.
Blitz dei Carabinieri del nucleo antifrodi in 7 città italiane. Oltre a Bologna, Cuneo, province di Verbania, Cremona, Treviso, Verona e Parma.
C'é chi produceva tagliatelle all'Amarone ma di vino all'interno non ce n'era nemmeno un goccio e chi vendeva prodotti, in particolare aceto balsamico, con i marchi Dop e Igp nazionali falsi. Così è emerso inseguito ad un controllo a tappeto tra le aziende alimentari: su 29 imprese, 11 le violazioni accertate.
L'ISPEZIONE DEI NAC. I controlli sono partiti dalla provincia di Cuneo, dove un laboratorio alimentare si vantava di produrre 'tagliatelle e tagliolini al vino Amarone della Valpolicella'. La ditta, dall'inizio dell'anno, pur producendo pasta con tale referenza per un valore di 10.000 euro, non aveva però utilizzato nessun vino, tantomeno il prezioso Amarone. I Nac sono poi intervenuti oltre a Cuneo, anche nelle province di Verbania, Cremona, Treviso, Verona, Bologna e Parma dove sono state sequestrate oltre 60 mila confezioni di prodotti di gastronomia di vario genere (cipolle, pomodori olive sottaceto e paste alimentari) che evocavano in etichetta indebitamente prodotti Dop e Igp nazionali senza le previste autorizzazioni.
Tra questi spiccano vari prodotti conservati, commercializzati impropriamente all'"aceto balsamico" e paste indicate irregolarmente come preparate con importanti vini a denominazione del Piemonte.
