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Cronaca

Profughi, nuovi arrivi: solidarietà anche dalla Comunità islamica, che li accoglie nelle case

Diverse le famiglie che hanno dato la disponibilità ad accoglierli in casa. Intanto in Regione previsti altri 1.600 arrivi: una cinquantina sono arrivati ieri e altri 50 dovrebbero giungere all'inizio della settimana prossima

1.600 i migranti da assegnare all'Emilia-Romagna, secondo le stime del ministero dell'Interno. Una cinquantina sono arrivati ieri e altri 50 dovrebbero arrivare all'inizio della settimana prossima.  

A Bologna è parita la macchina della solidarietà, e all'appello del Papa ha risposto non solo la Chiesa, ma anche le famiglie bolognesi. A queste, poi, si aggiunge la Comunità islamica: diverse famiglie hanno aperto le porte delle proprie case per ospitare i profughi che arrivano sotto le Due Torri. Un piatto caldo, dei vestiti e un po' di denaro per aiutare chi vuole proseguire il viaggio verso Nord, ma anche un tetto per chi spera di trovare un lavoro e rimanere.
"Diverse persone mi hanno detto di essere disponibili ad accogliere i migranti che arrivano da noi nelle loro case- spiega Yassine Lafram, coordinatore della comunità islamica di Bologna- alcune famiglie lo hanno già fatto in passato e oggi sono pronte a rifarlo. Oltre a loro c'è poi chi si sta impegnando offrendo cibo o donando vestiti ai ragazzi che passano dal nostro centro".

I migranti che arrivano al centro islamico di via Pallavicini sono quasi tutti ragazzi usciti dal vicino hub di via Mattei, il centro di prima accoglienza dove chi arriva dalla Sicilia viene fotosegnalato e dove viene effettuato uno screening sanitario. "Chi si rivolge a noi lo fa per lo più per chiederci una mano per poter continuare il viaggio- spiega Lafram- per molti di loro Bologna è solo una tappa di passaggio sulla strada verso Milano. La loro meta sono i Paesi del nord Europa". Tra loro però c'è anche chi sceglie di rimanere e provare a costruirsi una vita in Italia. In quel caso famiglie o anche solo persone singole si attivano per cercare di aiutarli, mettendo loro a disposizione la propria casa.
Una disponibilità all'accoglienza che il coordinatore del centro islamico ha in mente di inserire all'interno del percorso di solidarietà che l'amministrazione comunale, le parrocchie e le associazioni che si occupano di migranti stanno provando a mettere insieme. "Vogliamo lavorare con tutta la città- dice Lafram- qualche giorno fa siamo stati contattati da don Giovanni Nicolini che ci ha spiegato la sua idea di creare un progetto di accoglienza di comunità".

Nel frattempo una ventina di volontari del centro islamico bolognese, insieme con quelli della ong Islamic Relief, si sono attivati per preparare piatti dei tipici della cultura islamica da servire, tre volte a settimana, alle "Cucine popolari", la mensa per persone sole e famiglie in difficoltà nata da qualche mese a Bologna in via del Battiferro da un'idea di Roberto Morgantini. Sono una decina i migranti di passaggio in città che, nei giorni scorsi, hanno bussato alla porta della mensa per un piatto caldo. Si trattava di ragazzi in che dalla Sicilia hanno scelto di continuare il viaggio da soli preferendo non rientrare nel sistema d'accoglienza. Sistema che in Emilia-Romagna conta 4.764 migranti distribuiti nelle strutture a livello territoriale.  La maggior parte dei profughi si trova a Bologna (995), seguono Modena (583), Reggio Emilia (560) e Parma (505).

(agenzia Dre)

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