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Guerra in Ucraina, profughi in arrivo. Subito 200 posti nei Cas. Lafram: "Apriamo i centri islamici"

In Prefettura il vertice organizzativo con istituzioni e associazioni

Bologna si prepara all'arrivo dei profughi di guerra ucraini. Stamattina in Prefettura un incontro per fare il punto sull'accoglienza in città.  Pronti nel bolognese già 300 posti, di cui 200 nei Cas, alcuni anche negli ex hotel covid. "Nelle prossime ore – si legge in una nota – la Prefettura continuerà il monitoraggio delle disponibilità, mentre sono in corso di definizione gli aspetti sanitari e quelli connessi alla regolare presenza sul territori". 

All'incontro hanno  partecipato il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, la Caritas, la Regione, i Comuni di Bologna, Imola, San Lazzaro di Savena e Castel San Pietro, l'Anci dell'Emilia-Romagna e la presidente dell'associazione Italia Ucraina a Bologna, Lyubov Sandulovich.

Inoltre durantel'incontro è emersa la disponibilità delle famiglie ucraine ed italiane del territorio bolognese a fornire accoglienza volontaria alle donne, ai bambini e agli anziani in arrivo.

Ucoii: "Apriamo le porte dei centri islamici"

"L’Europa sta vivendo momenti drammatici e l’esodo dei profughi ucraini metterà a dura prova, a lungo andare, le nostre società. L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia invita in questo momento tutte le Comunità islamiche in Italia e in Europa ad aprire le porte dei propri centri affinché possano essere porti sicuri per chi sta fuggendo dalla guerra. Le nostre preghiere e i nostri valori religiosi di accoglienza verso la vita umana devono trasformarsi in azioni concrete".

"Siano messe a disposizione tutte le risorse disponibili per accogliere tutti e le Comunità islamiche diano manforte alle proprie organizzazioni nazionali per supportare il soccorso dei civili. L'Ucoii è in stretto contatto con la Comunità Islamica ucraina per mezzo della quale il Presidente Lafram ha espresso la propria vicinanza a tutto il popolo ucraino. I musulmani ucraini sono un’importante e storica componente del paese, stimati al 12% della popolazione".

"Continuiamo a pregare per tutte le vittime civili e per la Pace, nell’auspicio che la comunità internazionale si mobiliti prontamente per un immediato cessate il fuoco e per l’attivazione di un corridoio umanitario per la popolazione inerme".

Nel corso del summit, si legge poi in una nota, "è emersa, inoltre, la disponibilità delle famiglie ucraine ed italiane del territorio bolognese a fornire accoglienza volontaria alle donne, ai bambini e agli anziani in arrivo". Nelle prossime ore, la Prefettura "continuerà il monitoraggio delle disponibilità, mentre sono in corso di definizione gli aspetti sanitari e quelli connessi alla regolare presenza sul territorio". Commentando l'esito dell'incontro, l'assessore al Welfare del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, afferma che "abbiamo ulteriormente verificato che il sistema dell'accoglienza bolognese, consolidato da anni e dotato di diversi tipi di risorse, saprà farsi carico anche in questa occasione di una domanda di accoglienza importante, che ovviamente andremo a verificare e a precisare nelle prossime ore e nei prossimi giorni, ma rispetto alla quale c'è un raccordo fra tutte le istituzioni e un lavoro già in campo per dare una risposta adeguata

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