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Cronaca

Assistenza sanitaria per i profughi dall'Ucraina, ecco come se ne occuperà la nostra Ausl

Tutto il territorio si organizza per accogliere chi fugge dalla guerra. Domattina incontro del presidente della Regione con i Prefetti, i sindaci e i presidenti delle Province per il coordinamento con i territori

Ieri i primi 18 profughi ucraini sono stati accolti all'ex covid hotel di San Lazzaro. Oggi altri nuovi arrivi. Nei prossimi giorni la stima è  di 60 persone nella struttura messa a disposizione da Ausl per dare supporto a chi è in fuga dalla guerra in Ucraina.

Arrivi che l'intera regione Emilia Romagna si prepara a prendere in carico. Come? Domattina è previsto un incontro del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, con i Prefetti, i sindaci e i presidenti delle Province per il coordinamento con i territori sul tema accoglienza.

"Importante il ruolo della sanità regionale, impegnata a tutti i livelli per garantire alle persone in fuga dall’Ucraina e in arrivo qui la migliore accoglienza e assistenza possibile.", come specificano da viale Aldo Moro. 

Senza dimenticare chi nel Paese in guerra rimane: dalla nostra regione è già stato inviato al Centro unico di raccolta della Protezione Civile di Palmanova, in Friuli, il primo carico di materiale sanitario per 80mila euro, con destinazione finale Ucraina.

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Assistenza sanitaria per i profughi ucraini in arrivo in Emilia Romagna

La direzione dell’assessorato regionale alle Politiche per la Salute ha già inviato alle Aziende sanitarie le prime indicazioni per assicurare soccorso ai profughi, che saranno presi in assistenza dal Servizio sanitario regionale. Ciò vale, naturalmente, non solo per i minori come già normalmente avviene, ma per tutti.

“Il servizio sanitario è coinvolto a tutti i livelli per assicurare assistenza e cure a chi arriva e sostegno a chi resta- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini-. La Regione, d’intesa con le autorità nazionali e locali e con il territorio, si sta muovendo in una duplice direzione: fornire ai profughi tutto ciò di cui hanno bisogno e garantire l’assistenza umanitaria in Ucraina, inviando farmaci e presidi sanitari per la popolazione”.

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Cosa mette a disposizione l'Ausl 

Dal punto di vista operativo, le Ausl rilasceranno loro il codice Stp (Straniero temporaneamente presente), che garantisce appunto la presa in carico temporanea.

Con un riguardo maggiore per le persone indigenti, che - con autodichiarazione del proprio stato di indigenza - saranno anche esonerate dal ticket, in analogia con quanto avviene per i cittadini italiani, per quanto concerne: prestazioni sanitarie di primo livello, urgenze, stato di gravidanza, patologie esenti o soggetti esenti per età o in quanto affetti da gravi stati invalidanti.

Gli indigenti che non rientrano in queste categorie, con l’Stp pagheranno il ticket alle stesse condizioni dei cittadini italiani e non a quelle normalmente applicate ai cittadini Extra Ue.

Per quanto riguarda il Covid, sempre con l’obiettivo di assicurare la massima tutela della salute a persone in fuga da un Paese in guerra, i Dipartimenti di Sanità Pubblica - in attesa di specifiche indicazioni del ministero della Salute - prenderanno in carico i profughi per sottoporli a screening per l’infezione da virus SARS-Cov-2: sarà quindi effettuato un test antigenico o molecolare con tampone nasofaringeo, indipendentemente dallo stato vaccinale.

Le persone risultate positive e i relativi contatti saranno naturalmente assistite e gestite secondo i protocolli vigenti. I Dipartimenti dovranno inoltre verificare lo stato vaccinale e offrire la vaccinazione alla popolazione ucraina in arrivo, provvedendo al completamento di cicli risultati incompleti, anche ai fini del rilascio della certificazione verde Covid-19.

Materiale sanitario verso l’Ucraina

Sulla base delle intese tra ministero della Salute e Dipartimento di Protezione civile, la Regione ha effettuato una ricognizione della disponibilità di farmaci, presidi sanitari e materiali di consumo da donare all’Ucraina.

Dopo la verifica effettuata presso il Magazzino unico Centralizzato Area vasta Emilia Nord, è stato possibile raccogliere un primo quantitativo di materiale e inviarlo, come prevede la procedura concordata a livello nazionale, al Centro Operativo della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, a Palmanova in provincia di Udine. Da lì partirà il carico complessivo, con destinazione Repubblica democratica di Ucraina.   

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