Profughi Ucraina, a Bologna 787 persone: + 141 nelle ultime 24 ore
L'ultima rilevazione della prefettura: sono state registrate altre 1.540 presenze nella regione. Maggiori presenze a Rimini
Sono 787 i rifugiati ucraini censiti a Bologna alle ore 14 di oggi 9 marzo, 141 in più rispetto alla giornata di ieri, per 787 persone. In Emilia-Romagna, nelle ultime 24 ore, sono state registrate altre 1.540 presenze, per un totale di 4.660 persone ((rilevazione prefettura di Bologna delle ore 14 di ogg, 9 marzo).
"Sono 23.872 i cittadini ucraini entrati al momento in Italia: 11.955 donne, 2200 uomini e 9.717 minori. Le principali città di destinazione continuano ad essere Roma, Milano, Napoli e Bologna - fa sapere il Ministero dell'interno - la La maggioranza sono donne e minori diretti principalmente a Roma, Milano, Napoli e Bologna" (rilevazione ore 14.45 del 9 marzo).
I profughi a Bologna
Sono 787: 441 sono gli adulti, 346 i minori, 213 sono nei Cas, modalità che dispone attualmente ancora di 5 posti.
I profughi in Emilia-Romagna
Sono 4.660: 2.509 adulti (186 uomini e 1.508 donne), 2.151 i minori. Nei Cas sono ospitate 1.321 e sono disponibili ancora 486 posti.
Il numero di profughi più elevato è a Rimini (886), seguono Bologna (787), Modena (750), Reggio Emilia (717), Ferrara (418), Piacenza (364), Ravenna (323), Parma (257) e Forlì-Cesena (158).
Chiedere ospitalità o informare il comune di Bologna
Le persone provenienti dall'Ucraina e arrivate a Bologna possono compilare un modulo online per chiedere ospitalità o informare il Comune del proprio arrivo.
Il sistema di accoglienza che fa capo ai Comuni e per Bologna al SAI metropolitano (a cui aderiscono 41 comuni a cui si affianca Imola con un proprio progetto SAI) può contare su una disponibilità attuale di 300 posti.
Per il sistema SAI si stanno ricercando gli alloggi e sono arrivate disponibilità tramite i gestori ma anche attraverso la mail BolognaperUcraina@comune.bologna.it. I proprietari di casa che si dichiarano disponibili sono immediatamente contattati dal Servizio Protezioni Internazionali del Comune, per definire l’accoglienza e il riconoscimento di un affitto, sostenuto dal programma nazionale di accoglienza. Il progetto prevede oltre all’accoglienza servizi di supporto legale, di mediazione linguistica, di orientamento e supporto.
Servizi scolastici
È attivo il raccordo con l’ufficio scolastico e con i dirigenti scolastici e nei prossimi giorni saranno definite le modalità per le iscrizioni. Il Comune si farà carico dei servizi di refezione scolastica e dei servizi integrativi quando necessari, oltre che dell’inserimento nei servizi per l’infanzia. Istituti scolastici privati hanno comunicato la propria disponibilità all’accoglienza.
Assistenza sanitaria
È stata definita con AUSL la modalità di accesso ai servizi sanitari attraverso l’acquisizione della tessera STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) che si ottiene ai CUP con esibizione dei documenti ucraini.
Le informazioni utili per i cittadini ucraini in arrivo in Italia
"Benvenuto in Italia" è la scheda messa a disposizione dal Ministero dell'Interno in italiano, ucraino e inglese che illustra quali sono gli obblighi sanitari da rispettare per far fronte alla pandemia, a chi rivolgersi per usufruire di un alloggio, come regolarizzare la propria posizione in Italia.
La scheda in italiano, inglese e ucranino
Cosa sono i CAS - Centri di accoglienza straordinaria
Si tratta di strutture individuate dalle prefetture, a seguito di appositi bandi di gara (ex art. 11 D. Lgs. n. 142/15).
Cos'è il SAI - Sistema di accoglienza e integrazione
ll Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
)Foto Rifugiati dall’Ucraina © UNHCR/Valerio Muscella)